sabato 14 gennaio 2012

Cutting Crew - (I Just) Died In Your Arms




I Cutting Crew esordirono sulla scena musicale internazionale nel 1986 con l’album Broadcast, diventato in breve tempo un grande successo da hit parade. In particolare il gruppo inglese deve la sua fama al brano (I Just) Died In Your Arms (contenuto appunto nel primo disco), che venne scelto come colonna sonora per il videogioco Grand Theft Auto: Vice City.

Status Quo - Whatever You Want




Status Quo è il nome di una band inglese fondata dal bassista Alan Lancaster e dal chitarrista Francis Rossi negli anni settanta. Dopo diversi cambiamenti di stile e di formazione, il gruppo riuscì finalmente a sfondare a livello internazionale, incidendo diversi album che raggiunsero la Top 5 delle classifiche inglesi a cavallo tra il 1972 ed il 1982. In quegli anni gli Status Quo riuscirono a lanciare anche dei singoli di straordinario successo, come Whatever You Want, arrivato fino al terzo posto della classifica nel Regno Unito.

Bonnie Tyler - Holding Out For A Hero




Bonnie Tyler (all’anagrafe Gaynor Hopkins) è una cantante gallese nota al grande pubblico per via dell’inconfondibile voce roca. Molti gli album che ne hanno caratterizzato la carriera sin dalla fine degli anni settanta. Il vero successo arrivò però nel decennio successivo, con brani scelti spesso come colonne sonore di film per il grande schermo o di serie tv. A questo proposito ricordiamo Holding Out For A Hero, che fa da sottofondo a Footloose ed alla serie tv americana Cover Up.

Cameo - Word Up




Word Up è il titolo del singolo di maggior successo dei Cameo, band piuttosto famosa negli anni ottanta. Il brano in questione venne pubblicato nel 1986 e riuscì a vendere un buon numero di copie, prima di essere reinterpretato da diversi artisti negli anni successivi all’uscita.

Belinda Carlisle - Heaven Is A Place On Heart




Belinda Carlisle è una cantante americana nota al grande pubblico per essere stata leader del gruppo femminile Go-Go’s, ma anche per la splendida carriera da solista negli anni ”80-’90. Il suo album di maggior successo è senza dubbio Heaven on earth, trascinato dal singolo Heaven Is a Place on Earth che raggiunse la prima posizione in Irlanda, Svezia, Svizzera, Inghilterra e Stati Uniti.

Joan Armatrading - Drop The Pilot




Joan Armatrading (al secolo Joan Anita Barbara Armatrading) è una cantante di origine inglese che conobbe il maggior periodo di fama negli anni ottanta, quando decise di trasformare il suo folk in pop con influenze di reggae, jazz e rhythm & blues. Tra i brani più gettonati, occorre ricordare Drop The Pilot, arrivato fino all posizione numero 11 della classifica inglese.

Asia - Heat Of The Moment




Asia è il nome di una band britannica che nel corso degli anni ha attraversato diversi cambiamenti di formazione, pur restando legata fondamentalmente al rock progressivo. Sin dall’esordio nel 1982, il gruppo registrò un notevole successo con l’uscita dell’album omonimo, trascinato dal singolo Heat Of The Moment, che raggiunse la quarta posizione nel Billboard Top Single americano.

Foreigner - Urgent




I Foreigner sono un gruppo rock americano ancora oggi in attività, sebbene abbiano raggiunto il massimo del successo durante gli anni ottanta. Tra i brani di maggior spicco, ci piace ricordare Urgent, con il quale la band raggiunse la quarta posizione in America e la 54esima nel Regno Unito.

Glenn Frey - The Heat Is On (Soundtrack Version)




Glenn Frey è il nome di un cantante e musicista americano noto per essere tra i fondatori del gruppo degli Eagles. Dopo lo scioglimento della band, Glenn decise di intraprendere la carriera da solista, ottenendo anche un discreto successo, specie con The Heat Is On, brano scelto come colonna sonora del film Un poliziotto a Beverly Hills.

Men at Work - Who Can It Be Now?




Men At Work è il nome di una band australiana molto in voga negli anni ottanta, tanto da piazzarsi in prima posizione sia negli Stati Uniti che nella loro terra di origine con diversi brani come Business ad Usual e Down Under. Il video che vi riportiamo di seguito, Who Can It Be Now? rappresenta il primo singolo inciso dalla band, arrivato anch’esso al primo posto della chart australiana nell’agosto del 1981.

Johnny Wakelin - In Zaire




Johnny Wakelin è un cantante di origine inglese molto popolare negli anni settanta, grazie soprattutto al brano Black Superman, dedicato a Muhammad Ali, vincitore contro Foreman sul ring di Kinshasa nell’ottobre del 1974. Un paio d’anni dopo il cantante tornò a celebrare quel momento, incidendo In Zaire, brano che arrivò fino al quarto posto della classifica inglese, per poi ottenere un buon successo sia in America che in Australia.

Toto - Hold The Line




Toto è il nome di un gruppo americano formatosi a Los Angeles negli anni settanta e protagonista della scena internazionale sin dall’esordio sulle scene. Sei i componenti della band: Jeff Porcaro, Steve Porcaro, David Paich,Steve Lukather, David Hungate e Bobby Kimball, tutti esperti musicisti. Tra i migliori successi della band, occorre ricordare Hold The Line, divenuto poi colonna sonora del film Cambia la tua vita con un click e dei videogiochi Grand Theft Auto San Andreas e Guitar Hero II.

Frida - I Know There's Something Going On




Frida, al secolo Anni-Frid Lyngstad Fredriksson Andersson, è una cantante di origine svedese arrivata al successo sul finire degli anni settanta, quando faceva parte del gruppo degli Abba. Dopo lo scioglimento della band tentò la carriera da solista, facendosi apprezzare soprattutto per il singolo I Know There’s Something Going On, con il quale riuscì a vendere più di un milione di copie.

Huey Lewis & The News - I Want a New Drug




Huey Lewis & The News è un gruppo americano formatosi sul finire degli anni settanta. Il periodo di maggior successo corrisponde all’uscita dell’album Sports, con ben quattro singoli che entrarono nella top ten americana. Tra questi ricordiamo in particolare I Want A New Droug, uno dei brani maggiormente gettonati del gruppo.

Survivor - Eye Of The Tiger




I Survivor sono un gruppo musicale americano nato alla fine degli anni settanta su iniziativa di Jim Peterik e Frankie Sullivan, al fianco dei quali si sono avvicendati numerosi musicisti nel corso degli anni. Il vero successo arrivò nel corso degli anni ottanta, grazie alle colonne sonore dei film Rocky. Chi non ricorda Eye Of The Tiger che accompagnava Stallone sul ring in Rocky III? Grazie a questo brano i Survivor guadagnarono la testa della classifica americana per sette settimane e furono premiati con un Grammy Award.

Yes - Owner Of A Lonely Heart




Yes è il nome di una band britannica formatasi sul finire degli anni sessanta, che ancora oggi continua a sfornare dischi. I due rappresentanti storici del gruppo sono Jon Anderson (voce) e Chis Squire (basso), mentre altri componenti si sono avvicendati nel corso degli anni. Gli Yes conobbero il successo maggiore durante gli anni ottanta, specie con l’album 90125. La prima traccia del disco era la celeberrima Owner Of A Lonely Heart, arrivata fino alla prima posizione della classifica inglese.

Blondie - Call Me




Verso la metà degli anni settanta debuttò sulla scena della musica internazionale un gruppo chiamato Blondie (Biondina, per via della scarsa altezza della cantante). Inizialmente era formato da Chris Stein e Deborah Harry, per poi allargarsi fino a raggiungere i sei elementi. Uno dei brani di maggior successo della band fu Call Me, inserito anche nella colonna sonora del film American Gigolò con Richard Gere.

The Knack - My Sharona




The Knack è il nome di un gruppo rock nato in America alla fine degli anni settanta, quando spopolava il genere disco music. La band portò una ventata di novità nel panorama internazionale della musica e fu per questo che riuscì a riscutere un così largo successo, specie con il brano d’esordio, My Sharona, rimasto per cinque settimane al numero uno negli Stati Uniti.

Joan Jett and the Blackhearts - I Love Rock'n'Roll




Joan Jett (al secolo Joan Marie Larkin) è una cantante e chitarrista americana che alla fine degli anni settanta fondò il gruppo dei Blackhearts. Tra i più grandi successi della band c’è senz’altro I Love Rock’n'Roll (cover di un brano dei The Arrows) che arrivò ad occupare le prime posizioni nella top ten americana, vincendo anche il Disco di Platino.

Guardian Angel - Masquerade




Per loro era Carnevale tutto l’anno (viste le maschere che portavano ad ogni esibizione), ma i Masquerade si sono goduti davvero poco il loro momento di successo. Uscirono nel lontano 1983 dal loro guscio teutonico con una bella canzone romantica ed orecchiabile, Guardian Angel, con uno stile che ricordava un poco i Bee Gees, ma lontano anni luce dal loro talento. Fatto sta che però Guardian Angel arriva al primo posto nelle classifiche di mezza Europa, ma ottiene maggior successo nei remix e nelle cover come quella di Nino D’Angelo in Italia e di Supernova e diversi altri dj in giro per l’Europa. Purtroppo però per i Masquerade il successo dura poco, e così, passata l’euforia per questo pezzo, ritornano nell’anonimato da cui erano usciti soltanto un anno prima.

Stéphanie - Ouragan




Per il mondo musicale lei era semplicemente Stephanie, forse con l’intenzione di mescolarsi con gli altri “comuni mortali”, ma per tutti gli altri era Stephanie di Monaco, discendente del Principato più famoso del mondo. Negli anni ’80 la giovane rampolla non aveva tanto l’intenzione di governare, ma preferiva la carriera artistica, e così nel 1986 esce il suo primo singolo, Ouragan, tradotto poi in inglese con il titolo di Irresistible. A dir la verità della versione inglese non si ricorda nessuno, e sono davvero in pochi quelli che si ricordano quella originale in francese, se non appunto i nostri cugini d’Oltralpe. La sua carriera è stata ovviamente “aiutata” dalla famiglia Grimaldi, senza la quale probabilmente la canzone non sarebbe diventata un successo, ed invece almeno in Francia entra in classifica al primo posto. L’album che la contiene, Besoin, diventa addirittura disco di platino nel suo Paese, ma viene totalmente ignorato nel resto d’Europa, raggiungendo posizioni edificanti solo in Svezia ed in Germania. Il video che la accompagna sembra più che altro uno spot al Principato, mostrando le belle spiagge e i casinò. Forse la piccola Stephanie, all’epoca solo ventitreenne, non lo fece apposta, ma mise nella sua creatura tutte le sue conoscenze del mondo fino ad allora acquisite.

Howard Jones - What Is Love




Howard Jones è senza dubbio una delle icone del movimento synthpop degli anni ’80, quel filone di pop sentimentale che si chiedeva, proprio come questa canzone, che cos’è l’amore. Jones entra di diritto nel Guinness Book of British Hit Singles & Albums come il cantante più produttivo del suo tempo, riuscendo a piazzare il maggior numero di brani, scritti da lui stesso, nella classifica. Non c’era un pezzo che non diventasse subito un successo, e di questo se ne accorse immeditamente, visto che il suo primo singolo, New Song, entra subito nella top 5 britannica, mentre sin dal secondo, proprio What Is Love, entra nelle classifiche di mezzo mondo subito nelle posizioni più alte. Uscito nel 1983, il brano ottiene un successo sfrenato tra gli adolescenti, arriva secondo nella classifica britannica e solo 33esimo nella Hot Billboard americana. Ma considerando che si trattava del primo pezzo a varcare la Manica, è un ottimo risultato. What Is Love è stato usato anche come colonna sonora del film Supergirl del 1984.

Spargo - You And Me




Non esiste un gruppo più meteora degli Spargo. Questa band olandese spunta dal nulla nel 1980 con la sua You and Me, una canzone allegra ma al tempo stesso smielata, che ottiene subito un enorme successo in giro per il mondo. In Italia, in un periodo in cui la musica nostrana veniva preferita a quella straniera, il brano raggiunge il secondo posto in classifica. Purtroppo però, subito dopo questa canzone, gli Spargo letteralmente spariscono dallo scenario musicale, non solo in Europa, ma anche nel loro stesso Paese, dove fanno uscire un altro album 3 anni dopo e poi più nulla. Diventano così uno dei simboli delle band one hit-wonder.

Nu Shooz - I Can't Wait




I Nu Shooz nascono negli anni ’70 più come coppia (visto che John Smith e Valerie Day erano marito e moglie) che come artisti, dato che i primi singoli cominciano ad uscire dopo la metà degli anni ’80. Dopo i primi stenti, anche perché il mercato discografico americano era piuttosto “affollato”, riescono a farsi conoscere nel 1986 grazie a I Can’t Wait, che diventa una hit in breve tempo. Appena uscito, il singolo viene trasmesso dalle radio di Portland che fanno conoscere il gruppo a livello nazionale, tanto che, appena esce l’album Poolside, balza subito in vetta alle classifiche. I Can’t Wait arriva prima nella Billboard Hot Dance Club Party per due settimane, ed entra nella famosa Billboard Hot 100, rimanendo nella top 40 per ben 15 settimane e raggiungendo al massimo il terzo posto. La canzone va alla grande anche fuori dagli States, arrivando seconda nel Regno Unito e nella top 20 di molti Paesi europei. Il successo è talmente ampio che gli vale la nomination al Grammy del 1987, perso però nella volata finale contro Bruce Hornsby & The Range. Il brano può vantare anche 5 cover, che non è male per un gruppo che, dopo quel successo, rimane comunque sconosciuto.

Robin Gibb - Juliet




Molto bello questo video, un po’ romanzato, di Robin Gibb in uno dei suoi tanti successi. Il video di Juliet è girato come se fosse un film horror, in cui un po’ stride la voce in falsetto che tanto ricorda i grandi successi dei Bee Gees. Ma dopo qualche secondo anche il falsetto viene assorbito dalla storia avvincente con una colonna sonora tra le più copiate in assoluto. Negli anni ’70-80 Gibb si stacca un po’ dai suoi fratelli e tenta la carriera da solista, con Juliet (e non solo) che diventa uno dei suoi cavalli di battaglia, dato che diventa l’unico singolo che riesce a piazzare al primo posto in Italia, ma anche in Germania ed in altri Paesi europei, tranne che nella sua Gran Bretagna, dove la sua carriera da solista non viene presa tanto bene, e per questo le sue vendite nell’isola non volano come altrove. Tra le cover può annoverare quella di Gianni Togni soltanto un anno dopo, nel 1984, e quella più recente di DJ Lhasa e Gabry Ponte, in versione dance, entrambe con il nome di “Giulia“.

Desireless - Voyage Voyage




Una delle poche cantanti a riuscire a vendere milioni di copie in tutto il mondo senza cantare in inglese, Claudie Fritsch-Mentrop, in arte Desirelss, è uno dei fiori all’occhiello della musica francese. Nonostante il nome inglese (desireless significa “senza desiderio”, uno stile di vita che la cantante ha adottato dopo un viaggio in India), i suoi brani sono quasi tutti in lingua francese, ad eccezione di qualcuno considerato “minore”. In attività sin dal 1984, il successo arriva nell’86 con Voyage Voyage, uno dei pezzi più venduti della storia con 5 milioni di copie tra Europa ed Asia. Il brano ottiene subito il successone in Francia (anche se arriva a toccare solo il secondo posto), ma anche in altri 12 Paesi in cui raggiunge la vetta della classifica. Non va granché però in Italia, solo ventiseiesima, mentre stranamente negli Stati Uniti si rivela un flop imprevedibile. Sono ben 6 le cover che Voyage Voyage può vantare, la migliore delle quali quella di Kate Ryan che entra nella top 20 di mezza Europa. La carriera di Desireless continua ancora oggi, senza però nemmeno sfiorare il successo di Voyage Voyage.

Hall & Oates - Private Eyes




Un duo così longevo difficilmente si è visto nel panorama musicale mondiale. Specialmente se poi non è che abbia avuto tanto successo al di fuori degli Stati Uniti. Ma evidentemente andava bene così a Daryl Hall e John Oates, i quali fondarono il loro gruppo sin nel lontano 1969, anche se i veri successi arrivarono tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80. Il loro lavoro migliore è sicuramente l’album Private Eyes, il cui singolo che gli dà il nome li fa arrivare sino ai giorni nostri sulle note di questa canzone. Si tratta anche dell’album più completo, il quale contiene ritmi R&B, soul, pop e rock, e così riesce a piazzare due dei suoi singoli in vetta alla classifica americana. Molto successo infatti, oltre a Private Eyes, lo ottiene anche I Can’t Go For That, l’unico brano che ottiene un discreto successo anche in Europa. Private Eyes si piazza anche al decimo posto nella Billboard 200, ma in Europa non viene apprezzato prima del nuovo millennio.

Bruce & Bongo - Geil




Inizialmente era nato come risposta ai brani di Falco come una specie di parodia, ma alla fine Geil è stata la fortuna di Bruce & Bongo, i due cantanti britannici, il cui stile si può intuire solo guardandoli in faccia. Questi due mattacchioni riprendono un poco lo stile del cantante austriaco, ma in forma più allegra e spensierata, così visto il successo che ottiene il loro singolo di esordio, pare riescano ad ottenere più successo dello stesso Falco. Geil non si può tradurre letteralmente perché in tedesco ha un significato mentre in inglese un altro, ma contestualizzato è un inno al sesso e a tutto ciò che è lussurioso e libidinoso, come il video vuol dimostrare, ma in chiave ironica. Il singolo, uscito nel 1986, diventa subito una hit in Austria, proprio il Paese di Falco, e raggiunge alte posizioni in Germania, Inghilterra, ed anche in Italia dove arriva a toccare la quarta posizione in classifica. Purtroppo però, come spesso capita, i brani successivi non sono all’altezza di questo, tanto che ad inizio anni ’90 Bruce & Bongo si ritirano e rimangono nella storia della musica insieme a tanti altri one-hit wonder.

Black - Wonderful Life




Non fu immediatamente capita questa canzone nel lontano 1985, quando uscì per la prima volta sul mercato britannico. Wonderful Life, in una prima versione, aveva un ritmo troppo lento e melenso, e forse fu questo, aggiunto al fatto di essere stato affidato ad una casa discografica un pò deludente come la Ugly Man Records il motivo per cui il brano rimase semisconosciuto. L’album infatti rimase al settantaduesimo posto nelle classifiche britanniche. Per fortuna Black, al secolo Colin Vearncombe, decise di cambiare casa discografica, passando alla A&M Records, e di riarrangiare il pezzo. Questa fu la scelta migliore della sua vita. Era l’anno 1987 e Wonderful Life sbanca nel Regno Unito (terzo in classifica con un milione e mezzo di copie vendute) ed entra nella top 10 delle classifiche europee (compresa quella italiana). Successivamente, nel 1994, il pezzo è stato ancora riadattato per uno spot pubblicitario che gli ha dato molto lustro, mentre ai giorni nostri il brano è tornato di moda con l’ennesimo riarrangiamento, stavolta fatto da Zucchero nel suo ultimo album del 2007.

Level 42 - Running In The Family




Nonostante in Italia il loro nome non dica molto, soprattutto alle generazioni moderne, i Level 42 sono una delle band più produttive a livello mondiale che la Gran Bretagna potesse esportare. Nei loro 13 anni di carriera, interrotti nel 1994, ma poi ripresi nel 2001, questi 4 simpatici ragazzi della famosa Isola di Wight ne hanno prodotti di successi, almeno 20 dal 1981 al 1994, in grado di entrare nella top 50 di mezzo mondo. Il loro capolavoro però è l’album Running In The Family del 1987, i cui due singoli estratti, Lesson of Love e proprio Running In The Family, il singolo che dà il nome all’album, sbancano le classifiche mondiali. Terzo posto per la prima, sesto per la seconda nella classifica britannica. Ma come “consolazione” arriva il successo fuori dalla Gran Bretagna. Un successo davvero internazionale, visto che i loro brani sbarcano addirittura nel lontano Sudafrica, oltre che a toccare le vette di mezza Europa. In Italia stranamente non sfondano, nonostante un sound rilassante e allegro. Poco male perché di recente gli ormai “vecchietti” Level 42 hanno deciso di riprovarci e nel 2006 sono tornati alla carica con il loro nuovo album Retroglide, anche se bissare il successo precedente sarebbe stato impossibile.

Real Life - Send Me an Angel




Gli anni ’80 sono stati il periodo in cui l’Australia ha imparato molto dall’Occidente in fatto di musica, e così è riuscita anche a partorire qualcosa di buono. Si può definire l’inizio della musica internazionale di origine oceanica, ed il gruppo che ha aperto questa strada è quello dei Real Life, band ancora attiva nel panorama musicale mondiale (il che è già un evento) da circa 30 anni. Il loro pezzo principe però è sicuramente Send Me An Angel, con quest’atmosfera gotica ed un video a metà tra un film horror e Guerre Stellari. Con questo brano i Real Life escono dall’isola e si fanno conoscere in tutto il mondo. Arrivano primi in Germania ed in molti Paesi europei e nelle posizioni maggiori delle classifiche anglosassoni. Send Me An Angel è anche una delle canzoni che può vantare più cover al mondo, ben 19, fatte da artisti anche in lingue diverse dall’inglese, nonché l’utilizzo nella colonna sonora di Teenwolf Too.

Richenel - Dance Around the World




La tradizione di sessualità ambigua degli anni ’80 si incarna perfettamente in Richenel, eccentrico cantante olandese che, come in questo video, se non si ascoltasse la sua voce si direbbe sia donna. Ed invece si tratta di un uomo che non ha mai ammesso la sua omosessualità, ma i suoi costumi erano più che altro per far scena, frutto di diversi studi teatrali. Questa sua ambiguità però non piacque molto nella sua madrepatria, l’Olanda, almeno non all’inizio, mentre fu apprezzatissima in Italia, molto attiva nel finire anni ’80 sulla musica pop di provenienza estera. Nel nostro Paese, ma anche in molte nazioni europee, Richenel ottiene la vetta o le posizioni più alte delle varie classifiche grazie a Dance Around The World, tanto che, anche se i suoi successivi singoli non fossero all’altezza del precedente, ottennero comunque un buon seguito, soprattutto in Germania e Nord Europa. Come accaduto anche per altri artisti, il cambio di stile degli anni ’90 affossa anche la carriera di Richenel, che abbandona nel 1994 per poi riprendere con sporadiche iniziative abbastanza recenti. L’ultima è del 2005, Freaky Thang, di cui si hanno notizie di un discreto successo anche in Italia.

Living In A Box - Living In A Box




Non avevano tanta fantasia i tre componenti dei Living in A Box, eppure il loro leader, Richard Derbyshire era famoso negli anni ’80, ed anche dopo, per essere uno dei migliori autori musicali del panorama britannico. Era sicuramente bravo a scrivere canzoni, ma non tanto a trovarne i titoli, visto che, dopo aver fondato i Living in A Box insieme a Marcus Vere e Anthony Crtichlow, fa esordire la sua band con l’album che porta il suo stesso nome (e ci sta), ma anche con un pezzo che porta lo stesso nome dell’album e della band (e questo ci sta un po’ meno). Nonostante questo però, il pezzo d’esordio va alla grande, arrivando quinto nella classifica britannica, anche perché alle spalle c’era la Virgin che spingeva, ma entra nelle posizioni elevate nelle classifiche di mezza Europa ed anche negli Stati Uniti. La canzone ottiene riconoscimenti anche grazie al remake di Bobby Womack, che la riarrangia in stile soul per raggiungere anche un pubblico più vasto. Ci troviamo però già sul finire degli anni ’80, più precisamente nel 1987, e siccome questo sound non sarebbe sopravvissuto nel nuovo decennio, dopo solo due anni di attività i Living In A Box si sciolgono.

Ad Visser & Daniel Sahuleka - Giddyap a Gogo




Ad Visser (Amsterdam, 28 aprile 1947) è un conduttore televisivo e cantante olandese.Ha esordito come conduttore televisivo nel 1970 con il programma musicale Toppop per poi intraprendere parallelamente una carriera da cantante, incidendo diversi dischi, a partire dal 1981, per varie etichette tra cui la Universal. Ha collaborato con il cantante indonesiano Daniel Sahuleka, nel 1983, per il singolo Giddyap a gogo. Daniel Sahuleka (Semarang, 6 dicembre 1950) è un cantautore indonesiano.Ha iniziato la sua attività di musicista nel 1977 incidendo il suo singolo d'esordio You Make My World So Colourful,[1] avviando una prolifica carriera incidendo numerosi album e singoli.Nel 1983 ha inoltre collaborato con l'olandese Ad Visser per la canzone di successo Giddyap a gogo.

Samantha Fox - Touch Me (I Want Your Body)




Diciamo la verità, chi non ha mai ballato nemmeno una volta con questa canzone di sottofondo. Touch Me si può sicuramente annoverare tra le “indimenticabili” degli anni ’80, anche se il vero successo per Samantha Fox arriva molto dopo, negli anni ’90, visto che quando uscì nel 1986 il pezzo non sfondò immediatamente. Solo terzo nella sua Gran Bretagna, addirittura quarto negli Stati Uniti, Touch Me stenta un po’ ad ottenere il successo che merita, dato che ottiene la vetta della classifica soltanto in Australia, forse perché distratti dalla sua bellezza, i musicofili si dimenticavano di ascoltare le note ed il ritmo coinvolgente del brano. Ma siccome la Fox era molto brava, oltre che bella, i suoi pezzi successivi entrano in diverse top 10, tanto da rivalutare anche i suoi brani precedenti. Come spesso capita ai capolavori, anche questo può vantare delle cover, almeno quattro, di cui una in svedese ed una di una band canadese.

Rick Astley - Never Gonna Give You Up




La calda voce di Richard Paul Astley, divenuto in seguito Rick Astley, fa a pugni con la sua aria da bambino appena uscito dalla scuola dell’obbligo. Ma di certo la sua musica non passa inosservata. Il suo sound si potrebbe definire quasi “estivo“, ritmato, allegro, fa anche la sua fortuna, e così succede che un pezzo bello, accompagnato da un album di ottimo livello, lo portano a sfondare immediatamente, nel 1987, alla sua prima apparizione nel mondo della musica a soli 21 anni. L’album Whenever You Need Somebody è una bomba, ed arrivo primo nella sua natìa Inghilterra, secondo in Canada e decimo negli Stati Uniti, mentre ancora meglio va il singolo di lancio, Never Gonna Give You Up, che ancora oggi si sente ogni tanto, il quale arriva primo in tutto il mondo, e nel 1988 ottiene anche il massimo riconoscimento a livello nazionale, venendo premiato come miglior singolo britannico dell’anno al Brit Awards. Non poteva mancare l’ingresso nella Billboard Hot 100 americana, naturalmente in vetta alla classifica. Come tanti capolavori, anche questo può vantare diverse cover, ben 9 a livello mondiale, tra cui anche una in francese ed una in italiano, modificata da Fiorello in Non ti lascerò.

Sandra - Maria Magdalena




Nata come Sandra Ann Lauer, in tutto il mondo è conosciuta solo come Sandra (oggi Sandra Cretu dopo essersi sposata con il suo batterista Michael Cretu), ed è una delle cantanti tedesche più famose al mondo. La sua carriera è lunghissima, dura più di 20 anni ed è maggiormente concentrata nella sua nazione, la Germania, dove ancora oggi è molto produttiva. Se la sua carriera si può considerare buona, il suo esordio è stato ottimo quando, a soli 23 anni, esce con il singolo I’ll Never Be Maria Magdalena, un po’ sulla scia della musica di Madonna, nel suo album di debutto The Long Play, che suona più che altro come un auspicio. Inutile dirlo che in Germania raggiunge subito il primo posto, ma non rimane un caso isolato perché ha molto successo anche in Sudamerica e Nord Europa. In Italia raggiunge solo il terzo posto, mentre va piuttosto male nel mondo anglosassone, dove a malapena riesce a rientrare nelle migliori 100 canzoni. Escono diverse versioni successive di questa canzone, visto che le altre non è che le andassero altrettanto bene, di cui la più famosa è del 1993, che la fa conoscere negli States, senza grossi clamori.

The Human League - Don't You Want Me




Uno dei gruppi precursori del synthpop, i britannici degli Human League sono uno dei gruppi più longevi, seppur non con picchi di successo dopo Don’t You Want Me. Martyn Ware e Ian Craig Marsh, uniti dalla passione per i computer e la musica, fondano il gruppo nel lontano 1977, e gli danno questo nome ispirandosi ad uno dei primi wargames della storia Starforce: Alpha Centauri. L’influenza elettronica viene esportata anche nella musica, e ne è un esempio proprio Don’t You Want Me, il loro più grande successo, che è una delle prime canzoni a basarsi quasi esclusivamente sulla musica “computerizzata”. Il brano esce nel 1981, dando vita al genere elettronico anni ’80, vendendo anche quasi un milione e mezzo di copie nella sola Gran Bretagna. Diventa così il venticinquesimo singolo che ha venduto di più nell’isola, ma va alla grande anche negli Stati Uniti, dove raggiunge il primo posto della Billboard Hot 100, e lo mantiene per tre settimane. Il brano molto orecchiabile viene utilizzato anche in due film come colonna sonora (Ocean Thirteen e He’s Not Just Not That into You, conosciuto in Italia come La verità è che non gli piaci abbastanza), nonché in diversi episodi di serie televisive di successo come Will & Grace e CSI.

The Creatures - Maybe One Day




Era il 1981 quando la cantante dei Siouxsie and The Banshees (Siouxsie Sioux) ed il batterista (Budgie) decisero di staccarsi dal gruppo per formare una nuova band, che prese il nome di The Creatures. Tra i singoli di maggior successo del nuovo gruppo trova posto Maybe One day, caratterizzato da un inizio lento che lascia poi il posto al dance tipico degli anni ottanta.

Band Of Jocks - Let's All Dance




Band Of Jocks è il nome di un gruppo che vedeva riuniti dieci famosi dj italiani: Federico l’Olandese Volante, Betty Miranda, Gianni De Berardinis, Max Pagani, Ronnie Jones, Claudio Sottili, Leopardo (Leonardo Rececconi), Tommy, Mauro Micheloni ed Enzo Persuader. Tra i brani di maggior successo ci piace ricordare Let’s All Dance del 1983, riproposto poi anche recentemente nel cd Italiani Brava Gente.

Carrara - Shine On Dance




Di sicuro il nome di Alberto Carrara non è rimasto nella storia della musica, ma bisogna riconoscergli che ha portato una ventata di novità nel panorama della italo-disco, accompagnandosi con violino e pianoforte. Tra i suoi brani ricordiamo con piacere Shine On Dance che gli valse la partecipazione al Festivalbar del 1984.

Martinelli - Cenerentola




Cenerentola o Cinderella è uno dei tanti singoli del cosiddetto “progetto Martinelli”. Il brano uscì nel 1985, cantato da Simona Zanini con l’accompagnamento al sax da Giancarlo Porro. Il successo fu immediato e strepitoso: in Germania riuscì a vendere ben 800.000 copie, mentre in Italia si piazzò secondo al Festivalbar, vinto quell’anno da Den Harrow.

Valerie Dore - The Night




Valerie Dore, all’anagrafe Monica Stucchi, è una cantante italiana presente tuttora nel panorama musicale internazionale. Debuttò sul palcoscenico nel lontano 1983 con il singolo The Night, che l’anno successivo conobbe un grande successo in tutta Europa, sia nella versione classica che in quella remix.

Koxo - Step By Step




Koxo è il nome di un duo che conobbe un discreto successo nei primi anni ottanta, per poi eclissarsi senza dare più notizie di sé. La fama a livello internazionale arrivò grazie al singolo Step By Step, che scalò le classifiche italiane ed europee, diventando un vero successo commerciale.

Tony Esposito - Kalimba de luna




Tony Esposito è un cantante e percussionista italiano la cui carriera, cominciata nel 1975, continua ancora oggi con discreto successo, grazie anche alla collaborazioni con diversi big italiani (Bennato e Pino Daniele, tra gli altri). Nonostante ciò è ricordato soprattutto per il brano Kalimba De Luna, con il quale si aggiudicò Un disco per l’estate del 1984, avvalendosi della voce straordinaria dell’indimenticato Gianluigi Di Franco.

Krisma - Many Kisses




Krisma è il nome di un duo italiano nato inizialmente come Chrisma (acronimo di Christina e Maurizio, nomi dei componenti del gruppo). Look stravagante e musica new wave furono alla base del loro successo, arrivato grazie al singolo Many Kisses del 1980. Il duo è ancora oggi in attività e può vantare collaborazioni con i Subsonica e con Franco Battiato, oltre a diverse partecipazioni a programmi tv.

Gary Low - You Are a Danger




Gary Low, al secolo Luis Romano Peris Belmonte, è uno dei massimi rappresentanti del genere italo-disco. Il brano di maggior successo è senza dubbio La Colegiala del 1985, ma già in precedenza Low aveva lanciato degli ottimi singoli, tra i quali You Are A Danger, venduto in sei milioni di copie in tutto il mondo.

Sandy Marton - Camel By Camel




Sandy Marton, all’anagrafe Aleksandar Marton, è un cantante spagnolo di origine croata, tra i massimi esponenti dell’italo-disco. Tra i suoi brani di maggior successo. occorre ricordare Camel By Camel del 1985 che non raggiunse i livelli della hit People From Ibiza, ma che contribuì ugualmente a diffondere la musica di Marton a livello internazionale.

B.B. and Q Band - All Night Long




B.B And Q. Band (vale a dire Brooklyn, Bronx e Queens Band) era il nome di un gruppo americano formatosi nel 1981 per poi sciogliersi solo cinque anni dopo. Nel breve periodo di permanenza sul palcoscenico della musica internazionale, la band fece comunque in tempo a lanciare diversi successi, tra i quali vale la pena ricordare All Night Long, arrivato al 32esimo posto nel Billboard’s Club Play Single list.

Tom Hooker - Looking for Love




Tom Hooker è il nome di un artista americano vissuto per lo più in Europa tra Germania, Svizzera e Italia. Sin dagli esordi ha affiancato la carriera di cantante a quella di compositore, scrivendo testi per diversi colleghi e firmandosi HT Beecher. Come cantante è invece ricordato per alcuni singoli di discreto successo come Looking For Love del 1986.

Gazebo - I Like Chopin




Gazebo, all’anagrafe Paul Mazzolini, è un cantante e produttore italiano molto conosciuto all’inizio degli anni ottanta e ancora oggi in attività. Tra i suoi brani di maggior successo si ricorda soprattutto I Like Chopin, uscito nell’estate del 1983 e divenuto subito una hit, tanto da scalare rapidamente le classifiche di tutta Europa. Per quanti dischi abbia potuto lanciare successivamente, non riuscì mai a bissare il successo di quel singolo.

Cube - Two Heads Are Better Than One




Cube è il nome di un trio piuttosto popolare negli anni ’80, quando l’italo disco occupava le classifiche e faceva ballare un’intera generazione. Non ci sono giunte molte informazioni sul gruppo, ma chi ha qualche anno sul documento d’identità non può certo dimenticare il successo ottenuto dal brano Two Heads Are Better Than One, tratto dall’album Can Can In The Garden.

Den Harrow - Mad Desire




Den Harrow, all’anagrafe Stefano Zandri, è un cantante italiano che conobbe l’apice del successo verso l’inizio degli anni ottanta, con brani molto gettonati dalle radio dell’epoca. Tra questi, il singolo che lo consegnò alla gloria fu Mad Desire, che riuscì a vendere più di un milione di copie, regalandogli ben tre dischi d’oro.

Righeira - Vamos a La Playa




Era l’estate del 1983 e nelle radio italiane spopolava un singolo dei Righeira, duo formato dai “fratelli” Johnson e Michael, al secolo Stefano Righi e Stefano Rota. Il brano in questione è Vamos A La Playa, tra i più grandi successi del gruppo, che ancora oggi viene associato a quelle note. Il singolo divenne in breve tempo una vera hit, conquistando la testa della classifica italiana per ben sette settimane di fila, prima di conoscere un successo planetario.

Savage - Don't Cry Tonight




Savage è lo pseudonimo del cantante italiano Roberto Zanetti, apparso sul palcoscenico della musica internazionale nei primi anni ottanta. Chi ne ha seguito la carrierà saprà che Roberto ha poi cambiato nome, operando anche nelle vesti di produttore come Robyx. Il successo per lui arrivò nel 1983 con il brano Don’t Cry Tonight, con il quale si fece conoscere al grande pubblico sia in Italia che nel resto d’Europa.

Riccardo Cioni - In America




Riccardo Cioni, meglio noto al grande pubblico con il nome di DJ Full Time, tentò la carriera di cantante solista nei primi anni ’80, per poi proseguire soprattutto nei panni di corista per altre band. Raccolse comunque la sua buona dose di popolarità nell’anno 1982, con l’uscita del brano In America, divenuto in breve tempo una vera e propria hit a livello internazionale.

Silver Pozzoli - Around My Dream




Silvio Pozzoli, a differenza degli altri rappresentanti dell’italo-disco, non stravolse completamente il suo nome, mutandolo solo in Silver Pozzoli. E’ un cantante italiano ancora in attività, soprattutto nelle vesti di corista, anche se il suo nome è legato in particolar modo ai successi degli anni ottanta, tra i quali Around My Dream, molto trasmesso dalle radio dell’epoca.

Atelier Folie - No Rhyme, No Reason




Atelier Folie è il nome di un duo italiano formato da Gigi Farina e Franchino Rago, due dj di Radio Peter Flowers, emittente molto popolare in quel di Milano. All’inizio degli anni ottanta i due decisero di passare dallo studio al palcoscenico, proponendosi come esponenti dell’italo-disco. Tra i brani di maggior successo ricordiamo No Rhyme, No Reason del 1983.

Scotch - Disco Band




Scotch è il nome di un band italiana composta da Vince Lancini alla voce e Fabio Margutti alla tastiere, ai quali si aggiungerà poi Franz Roma (tastiere e programmazione). Tra i brani di maggior successo del duo bisogna ricordare il singolo Disco Band, che scalò rapidamente le classifiche di mezza Europa, spopolando nelle discoteche e nelle radio.

Jimmy Ross - First True Love Affair




Correva l’anno 1981, quando Jimmy Ross lanciava sul mercato il singolo First True Love Affair, gettonatissimo dalle radio dell’epoca e molto ballato nelle discoteche. Qualche tempo dopo arrivò la versione remix, ad opera dell’indimenticato Larry Levan che contribuì in modo notevole all’ulteriore successo del brano.

Raggio Di Luna (Moon Ray) - Comanchero




Moon Ray o Raggio di Luna è lo pseudonimo di una cantante italiana molto attiva negli anni ottanta. Non si hanno molte notizie sul suo conto, ma il singolo Comanchero, ballatissimo nelle discoteche e vero tormentone passato dalle radio di mezza Europa, rimarrà nella storia della musica.

Valerie Dore - Lancelot




Valerie Dore è lo pseudonimo di Monica Stucchi, cantante milanese molto nota al pubblico della Romantic Dance. Tra i suoi successi merita una particolare menzione l’album The Legend, che ripropone in musica la leggenda dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Un disco che spopolò a metà degli anni ottanta, trascinato dal brano Lancelot, ballatissimo nelle discoteche di mezza Europa.

Righeira - No Tiengo Dinero




Righeira è il nome di un gruppo italiano formato da Stefano Righi (Johnson Righeira) e Stefano Rota (Michael Righeira). A metà degli ottanta i due “fratelli” raggiunsero l’apice del successo sia in Italia che all’estero, grazie ad una serie di singoli, tra i quali ci piace ricordare No Tengo Dinero del 1983.

Ronnie Jones - Video Games




Ronnie Jones è un cantante, musicista e dj americano attivo ancora oggi nel panorama della musica internazionale. In Italia è noto soprattutto per aver condotto per diversi anni la trasmissione Popcorn, cantando la sigla di chiusura, Video Games, vero tormentone dell’epoca.

Den Harrow - Future brain




Den Harrow è il nome d’arte di Stefano Zandri, cantante milanese molto attivo negli anni ottanta, quando l’italo disco la faceva da padrone. Tra i suoi più grandi successi bisogna ricordare Future Brain, un singolo che spopolò nelle radio italiane, diventando un vero e proprio tormentone.

Fake - Donna Rouge




Fake è il nome di un quintetto svedese che conobbe il massimo successo nei primi anni ’80 con il singolo Donna Rouge. Il brano aveva una particolarità che incontrò pienamente il gradimento del pubblico italiano, in quanto conteneva un “parlato” femminile nella nostra lingua, con frasi del tipo “Voglio fare l’amore con te. Ti voglio”.

Baltimora - Tarzan Boy




Baltimora è il nome di un gruppo “anomalo” che spopolò in Europa e negli Usa all’inizio degli anni ottanta. In realtà non si trattava di una band vera e propria, ma di una sorta di “progetto” che vedeva salire sul palco solo Jimmy McShane, cantante e ballerino nordirlandese. Il brano di maggior successo dei Baltimora fu senza dubbio Tarzan Boy, contenuto nell’album Living in the Background e divenuto in breve tempo uno dei più trasmessi dalle radio.

P. Lion - Happy Children




P.Lion è lo pseudonimo di Pietro Paolo Pelandi, cantante e musicista italiano salito alla ribalta del panorama internazionale verso la metà degli anni ’80. Tra i suoi brani di maggior successo, ricordiamo Happy Children del 1984, con il quale scalò le classifiche di gradimento in diversi paesi europei.

Gazebo - Masterpiece




Gazebo, al secolo Paul Mazzolini, è un cantante italiano che raggiunse l’apice del successo nei primi anni ottanta, grazie a diversi singoli gettonatissimi sulle radio. Tra i brani più apprezzati si ricorda soprattutto Masterpiece, divenuto una vera e propria hit nel 1983.

Ryan Paris - Dolce Vita




Ryan Paris è lo pseudonimo di Fabio Roscioli, cantante italiano che ebbe un discreto successo negli anni ottanta grazie soprattutto al brano Dolce Vita, che scalò rapidamente le classifiche di mezzo mondo, conquistando persino la quinta posizione nella top ten inglese.

Spagna - Easy Lady




Forse non tutti sanno che Spagna mosse i primi passi nel mondo della musica cantando prevalentemente in lingua inglese. Il successo a livello europeo arrivò grazie al brano Easy Lady, che nel 1986 si piazzò nella top five delle classifiche di mezza Europa, guadagnando la prima posizione in Italia per sei settimane consecutive.

Sandy Marton - People from Ibiza




Sandy Marton, al secolo Aleksandar Marton, è un cantante spagnolo di origini croate, che conobbe il successo nel corso degli anni ottanta. Tra i suoi brani più gettonati, ricordiamo People From Ibiza, un singolo che spopolò a livello europeo, tanto da essere scelto dalle autorità dell’isola spagnola come manifesto per la promozione turistica del luogo.

Richard Sanderson - Reality




Sin dalla prima nota di questa canzone viene in mente un solo titolo: Il tempo delle mele. Il film che ha commosso tante generazioni dal 1980 ad oggi ha fatto la fortuna di Reality, la gemma della carriera di Richard Sanderson. Che fosse un genio della musica, lo si intuisce da subito, visto che il piccolo Richy a soli 5 anni suonava il pianoforte e a 15 padroneggiava chitarra e tastiere fino a far parte di un gruppo rock inglese. La sua carriera da solista non comincia subito fortissimo, ma nel 1980 partorisce Reality che grazie al Tempo delle mele, diventa il manifesto di un’intera generazione di giovani. Il successo era indubbio: primo posto in classifica in 15 Stati diversi ed 8 milioni di copie vendute in Europa e Asia. Peccato però che il suo successo si ferma qui, visto che nè la canzone cantata con Zucchero, Stiamo Insieme, nè quelle successive, ottengono nemmeno un decimo di quella fama.

Drum Theatre - Eldorado




Da non confondere con i Dream Theater, dato che con il gruppo statunitense hanno come somiglianza solo il nome, i Drum Theatre nascono nello stesso anno, il 1985, ma con velleità del tutto diverse. Il gruppo nato in Gran Bretagna si butta più sul pop/soul/funky, con un pizzico di etno che alla fine rimane il loro marchio di fabbrica. Non sfondano mai completamente, ma sono ricordati per il loro look eccentrico, ispirato alla cultura antica sudamericana. Infatti il loro primo (ed unico) singolo di successo, Eldorado, è particolare proprio perché contiene stralci di musica tipica peruviana, richiamati anche nelle canzoni successive, ma con ben altro seguito. Eldorado però gli permette di farsi conoscere anche al di fuori dell’isola, e diventano famosi anche in Italia dopo un’apparizione nel festival di Sanremo come ospiti stranieri nel 1986. Non raggiungono mai comunque le vette delle classifiche, attestandosi comunque sempre nella top 50. Il loro look piace più della loro musica, e così si finisce con lo scioglimento del gruppo dopo soli 3 anni di attività ed un solo album, Everyman.