E’
proprio vero che i produttori saranno anche bravi a fare i film e a
promuoverli, ma di arte non è che ci capiscano molto. Siamo nel lontano 1982 e
Don Simpson era il produttore di uno dei film storici di Hollywood, Ufficiale e
Gentiluomo con Richard Gere. Il film era pronto per uscire nelle sale, ma
all’ultimo momento Simpson bloccò tutto perché voleva che la canzone principale
della colonna sonora, Up Where We Belong, non gli piaceva e secondo lui non era
destinata ad avere successo. Per fortuna qualcuno lo riportò alla ragione, o
semplicemente si era espresso troppo tardi. Fatto sta che il film esce con
questa soundtrack, ed ha un enorme successo. Tra i vari premi che riceve, uno
di questi è per la miglior canzone dell’anno, per cui Joe Cocker e Jennifer
Warnes ricevono il Golden Globe. Ma non solo. Infatti pochi mesi dopo i due si
ritrovano con un Oscar, un BAFTA Film Award ed un Grammy per la migliore
interpretazione. Oltre che la prima posizione in classifica nella Billboard Hot
100 per oltre un mese. E dire che tutto questo non sarebbe stato possibile se
non fosse stato per un vero e proprio miracolo artistico. Purtroppo nessun
video fu girato per questa canzone, quindi dobbiamo accontentarci di una delle
migliori apparizioni televisive della coppia.
venerdì 20 gennaio 2012
Sheena Easton For your eyes only
Tra le
tante Bond Girl non poteva mancare una cantante, che non potrà gareggiare con
Ursula Andres e le altre, ma dalla sua ha sicuramente una gran voce. Nasce così
For Your Eyes Only, la sigla del dodicesimo film della saga di 007,
interpretato nel lontano 1981 da Roger Moore. Viene così ingaggiata Sheena
Easton, cantante emergente in quel periodo, proveniente dalla fredda Scozia, ma
che già si era fatta rispettare con alcune sue apparizioni televisive che le
hanno subito regalato un discreto successo. La consacrazione arriva con questo
film, nonostante qualche problema iniziale, visto che il produttore
inizialmente le preferì un’altra versione. All’ultimo momento il brano della
Easton viene inserito e questa si rivela una scelta azzeccatissima. Il singolo
raggiunge il primo posto nelle classifiche di Nuova Zelanda e Svizzera, arriva
quarto nella Billboard Hot 100 ed entra nella maggior parte delle classifiche
nella top 10. Per quanto riguarda il film, inutile rimarcare il successo di
James Bond. Quello che però è accaduto raramente nella saga è che un brano
della sua colonna sonora finisse con il ricevere il premio come Miglior
Performance Vocale Femminile del 1981 e Miglior Canzone Originale nel 1982.
Ollie & Jerry Breakin'... There's no stopping us
Correva
l’anno 1986 ed il fenomeno della breakdance cominciava a dilagare tra le strade
americane, e di conseguenza anche al cinema ed in tutto il mondo. Il film
Breakdance: The Movie è la consacrazione del genere sul grande schermo, e per
farlo vengono ingaggiati due cantanti che, già dal nome, fanno capire di che
pasta sono fatti: Ollie e Jerry (che per assonanza richiamano il cartone
animato di Tom&Jerry). Il film-documentario ha anche il potere di rendere
il duo una vera e propria leggenda nel campo dell’R&B, oltre che della
breakdance, visto che fino a quel momento non riuscirono a produrre nulla di
rilevante. Invece il singolo Breakin‘ (diminutivo di Breakdance) spopola
decisamente, raggiungendo la vetta della classifica Dance degli Stati Uniti e
addirittura il nono posto nella famosa Billboard Hot 100. Purtroppo per loro,
anche i brani successivi saranno un flop, e quindi rimangono nella memoria
storica della musica solo grazie a questo brano.
Al Jarreau L is for lover
Al
Jarreau (Alwyn Lopez Jarreau) (Milwaukee, 12 marzo 1940) è un cantante
statunitense.Figlio di un pastore della Chiesa Avventista del Settimo Giorno,
ebbe le prime esperienze canore in un coro ecclesiastico. Durante gli anni del
college cantò in un coro dilettantistico chiamato The Indigos e si diplomò nel
1962.Le prime vere esperienze professionali sono legate ad un trio capitanato
da George Duke; da allora Jarreau decise di intraprendere la carriera di
cantante professionista.Al Jarreau è l'unico cantante ad aver vinto tre Grammy
Award in tre diverse categorie: jazz, pop, and R&B. Cantante moderno,
cantante capace di esplorare con la voce tutte le timbriche, su ritmi swing,
pop, jazz e R&B arpeggi e accordi.
B.B. King Into the night
Era
pratica comune ad Hollywood negli anni ’80 ingaggiare un gruppo o un cantante
più o meno famoso per registrare la colonna sonora di un film, ma difficilmente
gli studios si erano spinti così in avanti. Finanziato dalla Universal, il film
Into The Night doveva avere per forza una voce di prim’ordine nel panorama
mondiale, e così fu ingaggiato B.B. King, una delle leggendarie chitarre e voci
della storia mondiale. Uno dei più grandi esponenti del blues mondiale ancora
oggi che ha più di 80 anni e suona come se ne avesse 20, nell’85 King decide di
aderire a quella che per lui era una novità, visto che tra le centinaia di
brani e le migliaia di serate passate in giro per il mondo con la sua musica,
non gli era mai capitato di produrre una colonna sonora per un film.
Ovviamente, con così tanto lavoro, il film non poteva non avere successo. Venne
esportato anche in Italia, dove prese il nome di Tutto in Una Notte.
Bonnie Bianco & Pierre Cosso Stay
La
collaborazione tra Bonnie Bianco (vero nome Lory Lynn Bianco) e Pierre Cosso
dura solo una canzone, ma visti i risultati è un vero peccato. Bonnie Bianco
non è solo una cantante, ma anche un’attrice molto apprezzata negli anni ’80.
Famosa la sua interpretazione di una Cenerentola dei tempi nostri nel film
Cinderella ’80, dove la Bianco decide di cantare la canzone principale della
colonna sonora, Stay. Il film ha un immediato successo specialmente in
Germania, ma anche un certo seguito nei Paesi del Nord europei e negli Stati
Uniti. E così anche il brano ottiene il successo meritato. Arriva primo in Germania
per diverse settimane e terzo in Svizzera e Austria, ma decisamente ha il
merito di aprire le porte d’Europa alla coppia che parte per un tour, il quale
però non produce nulla di nuovo. Il singolo Stay poi verrà remixato dalla
stessa Bonnie Bianco nel 1993, dopo aver deciso di abbandonare lo pseudonimo di
Bonnie e riprendere il suo nome di battesimo Lory, ma questo remake non ottiene
nemmeno un pizzico del successo della prima versione.
Huey Lewis & the News Power of love
A metà
anni ’80 stava per partire una delle trilogie che hanno fatto la storia di
Hollywood. Serviva, per i film di Ritorno al Futuro, una colonna sonora che
ricalcasse lo stile della musica anni ’80, ma che avesse più a che fare con il
rock, il genere preferito del protagonista del film, che la dance o la musica
elettronica tipici del periodo. E così viene ingaggiato Huey Lewis, uno dei più
conosciuti cantanti americani, noto per molte canzoni allegre e orecchiabili.
Proprio quello che ci voleva. Al regista Robert Zemeckis, coadiuvato da un
certo Steven Spielberg, la canzone Power Of Love piacque talmente tanto da
inserirla in tutti e tre gli episodi, non solo nella sigla di coda o come
sottofondo musicale di alcune scene, ma un pezzettino la fa anche suonare
all’attore principale del film, Michael J. Fox. Nel primo episodio addirittura
Lewis appare in una scena. E così il video non poteva non contraccambiare, e
così si vede Lewis con i The News che suonano in un locale, e vengono
interrotti dallo scienziato del film in sella alla sua macchina del tempo. Il
brano, staccato dal contesto del film, piace molto negli States, tanto che
raggiunge l’inarrivabile primo posto nella Billboard Hot 100 americana, ed
anche la vetta nella classifica rock, mentre in Europa, pur non ottenendo tanto
successo, rientra sempre nelle varie top 40.
El Debarge Who's johnny
Ve lo
ricordate il simpatico robottino “Numero 5” del famoso film Corto Circuito?
Uscito nel 1986 questo film lo si può annoverare tra i padri della fantascienza
moderna e dei film sui robot, visto che è stato uno dei primi ad usare lo
stereotipo del robot intelligente e con dei sentimenti. Il film ebbe molto
successo, ma lo ebbe anche la colonna sonora che lo accompagnò. Non a caso, il
brano principale s’intitola Who’s Johnny (Johnny 5 è il nome che il robot
prende nel seguito di Corto Circuito 2), ed è il primo che il cantante El
Debarge canta lontano dalla sua famiglia. La Debarge Family era un gruppo molto
famoso degli anni ’80 negli Stati Uniti, ed il giovane El, che dalle movenze e
dalle fattezze ricorda un po’ Michael Jackson, tentò la carriera da solista.
L’esordio andò benissimo, visto che Who’s Johnny arrivò seconda nella Billboard
Hot 100 americana e prima nella classifica R&B. Peccato però che El non
riuscì a ripetere questo successo, e i brani successivi non riuscirono più a
rientrare in nessuna top 10.
Joe Cocker You can leave your hat on
Quante
generazioni di uomini avrà fatto sognare questa canzone? Probabilmente You can
leave your hat on è il brano da colonna sonora più famoso al mondo. Sicuramente
è ciò che ha reso celebre il primo strip di Hollywood. Purtroppo per i
maschietti però, a differenza di come accade negli anni ’80 in cui il video di
un brano, divenuto famoso grazie ad un film, è un collage tra le scene dello
stesso ed il faccione del cantante, questa volta Joe Cocker non ha bisogno del
supporto della pellicola, ma si basa semplicemente sull’esecuzione del pezzo
sua e della sua band, senza nemmeno un secondo di Kim Basinger. Il brano per il
film 9 settimane e mezzo però non è scritto dallo stesso Cocker, ma il cantante
inglese gli dà solo la voce. La stesura la si deve a Randy Newman, uno dei
grandi geni della musica americana, vincitore di un Oscar e diversi Grammy ed
Emmy Awards. You Can Leave Your Hat On, registrata nel 1972 e salita alla
ribalta nell’86, è un’ironica canzone che invita la ragazza di turno a
spogliarsi di tutti gli abiti, permettendole di lasciare solo il cappello sulla
testa. Grazie alla sonorità, alla calda voce di Joe Cocker e al film, diventa
in breve l’inno di tutti gli spogliarelli televisivi e cinematografici, e viene
utilizzata, sempre per lo stesso scopo, nel film Full Monty, nella versione di
Tom Jones.
Wham Wham rap! (enjoy what you do?)
Il duo
nato ad inizio anni ’80, composto da George Michael e Andrew Ridgeley,
nonostante quello che si possa pensare oggi, all’inizio non ebbe un esordio
facile. Il nome del gruppo, Wham!, ricorda un’onomatopea da fumetto, ma
inizialmente ebbe qualche problema visto che negli Stati Uniti esisteva un
altra band con lo stesso nome. Così, anche se in Gran Bretagna rimangono con il
loro nome originale, Michael e Ridgeley furono costretti a cambiare il loro
nome in Wham! UK. oltreoceano. Così come il duo fece fatica, la stessa impresa
fu il far emergere uno dei loro primi brani noti, Wham Rap!, dove George
Michael “rappa” una canzone molto aggressiva che se la prende con la politica e
la società. Com’era facile da prevedere, visti gli argomenti e vista la poca
notorietà dei due, la canzone non ebbe subito tanto successo, fino a quando,
dopo che gli Wham! cominciarono a farsi conoscere, viene riesumata e
ripubblicata. Questa seconda versione arriva fino all’ottavo posto nella
classifica britannica e nono in Australia, mentre anche se non ottiene un
grandissimo successo in America, contribuisce a farli entrare nella hall of
fame, tanto da fargli oscurare i precedenti Wham! e permettergli di riprendere
anche negli Stati Uniti il loro nome originale. Almeno fino all’86, quando si
sciolgono per lanciare la carriera da solista di George Michael..
Limahl Never ending story
Il nome e le fattezze potrebbero sembrare scandinave, ma in realtà si chiama Christopher Hamill ed è britannico. Il suo genere, cambiato mille volte negli oltre 30 anni di carriera, va dalla dance al romantico, dal pop/rock al new wave. Ed è proprio quest’ultimo genere a dargli la fama che merita. Uscito dopo un litigio con gli altri componenti dal gruppo Kajagoogoo, Hamill decide di prendere il nome d’arte Limahl e comincia la sua carriera da solista. L’incontro con il solito Giorgio Moroder, il mago delle colonne sonore, è molto fortunato, perché tramite lui partecipa alla colonna sonora di uno dei film di maggior successo degli anni ’80, La Storia Infinita. Il film va alla grande anche grazie alla colonna sonora, scritta e cantata proprio da Limahl, e che ottiene un enorme seguito anche come singolo, visto che raggiunge la vetta delle classifiche in 8 Paesi (specialmente nel Nord Europa), arriva secondo in Italia, quarto in Gran Bretagna e diciassettesimo nella importantissima Billboard Hot 100 americana. Esistono almeno 10 cover e remix riconosciute del brano Never Ending Story, più una remixata dallo stesso Limahl in chiave rock. Da allora sono tante le colonne sonore che l’autore inglese compone, anche se il suo amore resta sempre la musica commerciale
Eurythmics Sexcrime (nineteen eighty-four)
Gli
Eurythmics, spesso chiamati erroneamente The Eurythmics, sono un gruppo synth
pop britannico nato grazie al duo Annie Lennox (cantante nata ad Aberdeen nel
1954) e David A. Stewart (chitarrista e polistrumentista nato a Sunderland nel
1952).La coppia ha ottenuto grandi successi commerciali e di critica, vincendo
numerosi premi in diversi paesi del mondo. Vengono ricordati per il loro forte
e intelligente stile pop, per la potente ed espressiva voce della Lennox e per
l'innovativa produzione tecnica di Stewart, nonché per gli originali videoclip
promozionali che accompagnavano i singoli.Sono tuttora in attività, sebbene non
abbiano più raggiunto lo stesso successo ottenuto in quegli anni. Si sciolsero
infatti nel 1990 a causa della loro crisi coniugale, per poi riformare il
gruppo nel 1999. Dieci anni dopo, però, Annie Lennox dichiara lo scioglimento
definitivo del gruppo, motivandosi col fatto che le sembra che il pubblico sia
stufo del gruppo.
Kenny Loggins Footloose
Per la
colonna sonora di Footloose, un film del 1984 con Kevin Bacon, i produttori
sono voluti andare sul sicuro, e hanno scelto uno dei migliori artisti sulla
piazza, Kenny Loggins. Poco conosciuto in Italia, si tratta di uno dei cantanti
più completi ed apprezzati negli Stati Uniti, dove non solo dona la sua voce a
delle splendide canzoni, ma le arrangia e le scrive. Conosciuto tra gli anni
’70 e ’80 per aver musicato diversi film, aveva bisogno di un pezzo forte per
un musical, e questa Footloose pare essere stata proprio azzeccata, visto che
ancora oggi è conosciuta, e contribuì al successo del film che incassò circa 80
milioni di dollari. L’anno successivo, anche grazie a questo brano, viene
riconosciuto tra le migliori 45 voci del panorama mondiale degne di cantare il
capolavoro We Are The World, insieme a miti della musica come Michael Jackson e
Bruce Springsteen. Oggi il suo nome è impresso nella famosa Walk of Fame
californiana..
Giorgio Moroder & Philip Oakey Together in electric dreams
Nel 1983 Giorgio Moroder componeva, insieme a Irene Cara, Flashdance…What a Feeling, una vera bomba sia per il campo musicale che per quello cinematografico. Così, dopo solo un anno, il compositore Philip Oakey tenta di replicare il successo e contatta nuovamente l’italiano Moroder per comporre una colonna sonora attraente per il film Electric Dreams. Nasce così Together In Electric Dreams, un brano che doveva ricalcare le orme del suo predecessore, ma che delude notevolmente le aspettative. Non che si riveli un flop assoluto, solo che nonostante un discreto seguito, non riesce a vendere nemmeno un decimo delle copie della colonna sonora di Flashdance. Il brano comunque è apprezzato negli States, e così la Virgin prova a comporre anche un album, sfruttando questa scia, con 9 tracce composte dal duo Moroder-Oakey. Un duo che, nonostante la stima reciproca, non dura molto. Oakey infatti subito dopo riprende la sua carriera da solista, mentre Moroder continua a comporre colonne sonore per il cinema. Il video, com’era di moda all’epoca, ripropone le scene del film a cui dà la musica. Viene girato a San Francisco e vede anche una rapida apparizione di Moroder, che di solito non compare mai in tv, nel ruolo del direttore della radio
Axel F" harold faltermeyer
Uno
dei grandi geni della musica anni ’80, Harold Faltermeyer è considerato il
miglior compositore di colonne sonore di Hollywood degli ultimi 20 anni. La sua
Axel F, colonna sonora che ha fatto fare un salto di qualità al famoso film con
Eddie Murphy Beverly Hills Cop, era talmente bella che è stata usata anche come
singolo ed in tantissime altre forme (ancora oggi è una delle suonerie più
scaricate in tutto il mondo). Ma a Faltermeyer si devono anche altre colonne
sono storiche come quella di Top Gun, American Gigolo, Tango & Cash e
tantissmi altri film. Il singolo Axel F gli regala anche un Grammy nel 1986, il
primo dei due, (verrà seguito da quello dell’anno successivo proprio per Top
Gun). Il titolo è l’abbreviazione del nome del personaggio interpretato da
Eddie Murphy Axel Foley, il quale compare più volte nel video che accompagna il
pezzo. Come singolo, uscito nel 1985, un anno dopo il film, Axel F arriva
addirittura primo nella classifica olandese, irlandese, newzelandese e nella US
Billboard Hot Adult Contemporary Chart, e rientra nelle top 10 di tantissime
altre nazioni (non in Italia però, dove pare spopolare la versione Crazy Frog
dove arriva al quarto posto tra le suonerie più scaricate del 2005)
Bonnie Tyler - Total Eclipse of the Heart
Dotata
di una voce potente, rauca e graffiante, dal timbro particolarmente
riconoscibile, Bonnie Tyler cominciò la sua carriera verso la metà degli anni
settanta, riscuotendo un discreto primo successo nel 1975, col singolo My My
Honeycomb, cui segue, nel 1976, Lost in France. Dopo aver raggiunto la Top 10
con quest'ultimo brano, la Tyler pubblicò il suo primo album nel 1977,
intitolato The World Starts Tonight. Il long playing non ottenne che un
modesto, contenuto successo, che non impedì però alla cantante di partire per
una lunga tournée, con cui attraversò l'Europa continentale. Dall'LP venne
tratto anche un ulteriore 45 giri, More Than a Lover, che entrò nella Top 30
britannica. Nel 1977, alla Tyler vennero diagnosticati dei noduli alle corde
vocali, ad uno stadio così avanzato da rendere necessaria un'operazione
immediata, che la costrinse a non potere nemmeno parlare per sei settimane. Un
giorno, durante la convalescenza, accidentalmente lanciò un grido, che aggiunse
al suo timbro vocale il distintivo tono rauco. Inizialmente, si pensò che
questo significasse la fine della sua carriera di cantante. Invece, cosa che
sorprese lei per prima, il singolo successivo la rese una star di fama
internazionale: intitolato "It's a Heartache", il pezzo raggiunse il
Numero 3 nella classifica Stati Uniti, diventando una hit mondiale,
raggiungendo il Numero 1 in Francia e in Australia, il Numero 2 in Germania e
il Numero 4 nel Regno Unito. L'album Natural Force venne ripubblicato per il
mercato statunitense, con il nuovo titolo It's a Heartache (come il singolo).Bonnie
Tyler non riscosse molti altri successi in questo periodo, ottenne comunque una
hit minore con Married Men che, nel 1979, entrò nel Top 40 nella madrepatria,
colonna sonora del film quasi omonimo, intitolato "The World is Full of
Married Men", tratto dal romanzo della popolare scrittrice britannica
Jackie Collins. Fece uscire i 33 giri Diamond Cut (1979) e Goodbye to the
Island (1981), ma nessuno dei due ottenne grandi riscontri, né in Gran Bretagna
né negli Stati Uniti, anche se la traccia intitolata Sitting on the Edge of the
Ocean, contenuta sull'album Goodbye to the Island vinse lo Yamaha World Song
Festival svoltosi a Tokyo nel 1979. All'inizio degli anni ottanta, incaricherà
il produttore di Meat Loaf, Jim Steinman, di scrivere le sue canzoni, e i brani
Total Eclipse of the Heart e Faster Than the Speed of Night, cantati a tratti
anche dallo stesso Steinman, conquisteranno le platee di tutto il mondo,
vendendo milioni di dischi. Anche Holding Out for a Hero, scritta per la
colonna sonora del film Footloose, sarà un grande successo.
Arcadia - Election Day
Non
erano ancora scomparsi dalle scene musicali, anzi la loro carriera era ancora
dorata, ma già i Duran Duran si erano divisi ed avevano formato altri gruppi.
John ed Andy Taylor avevano dato vita ai "Power Station" insieme a
Tony Thompson degli Chic e Robert Palmer (l'album portava lo stesso nome del
gruppo). Altri "Duran Duran" crearono invece gli "Arcadia"
che con "Election day" arrivarono in testa alle classifiche di mezza
Europa. In Italia sono arrivati immancabilmente al N.1 nelle chart settimanali,
restandoci per diverse settimane tanto da centrare la Top10 annuale.I
componenti degli Arcadia sono: Roger Taylor, Nick Rhodes e Simon Le Bon. Si
sono chiamati così, perché secondo loro questo nome evoca classicità e mistero,
un po' come la loro musica. Il singolo è contenuto in "So red the
rose" che ha convinto contemporaneamente critica e pubblico. Il retro del
45 giri è "She's moody and grey" (inedito che non è contenuto
nell'album).
King - Alone Without You
I King
sono stati un gruppo musicale pop-rock/new wave britannico, attivo negli anni
ottanta, proveniente da Coventry, il cui nome deriva dal cognome del cantante,
Paul King.Formatosi dai componenti rimanenti del gruppo rock/ska The Reluctant
Stereotypes, e prodotti da Paul Sampson (anche lui ex Reluctant Stereotypes),
hanno raggiunto per quattro volte la Top Ten della classifica britannica sia
dei singoli, con Love & Pride (Numero 2) e Alone without You (Numero 8),
che degli album, con gli unici due long playing da loro realizzati, Steps in
Time e Bitter Sweet, entrambi per la casa discografica CBS, entrambi prodotti
da Richard James Burgess, già autore dei successi iniziali degli Spandau
Ballet.Dopo lo scioglimento della band The Reluctant Stereotypes, il cantante
Paul King forma The Raw Screens che, dopo una lunga gavetta, servita a
perfezionare la propria forma d'arte e il proprio stile (definiti da Paul e dal
manager Perry Haines come «multi-tone», in opposizione al più noto «two-tone»,
sottogenere new wave dello ska), vengono rilanciati, nel 1983, con il solo
cognome di Paul, come King.
Dexys Midnight Runners - Come On Eileen
I
Dexys Midnight Runners sono stati una band new wave inglese attiva dal 1978 al
1985. L'unico membro della band presente in tutte le incisioni in studio del
gruppo è il cantante/chitarrista Kevin Rowland. I Dexys Midnight Runners si formarono a Birmingham
nel 1978 sulle ceneri dei disciolti Killjoys. Il cantante-chitarrista Kevin
Rowland (17/08/53) ed il chitarrista Kevin 'Al' Archer (21/12/58) decidono di
formare una band di nove elementi capace di coniugare la new wave con il soul.
Le performance locali dei Dexys sono infuocate, oltre a materiale di
derivazione punk i ragazzi sono soliti proporre cover soul di casa Stax
Records, da qui alla pubblicazione del primo singolo passa poco. È il 1979
quando il 45 giri d'esordio Dance Stance vale un rispettabile 40° posto nelle
chart britanniche[1] e la loro prima apparizione alla BBC.Nel 1980 è la volta
dell'album d'esordio Searching for the Young Soul Rebels, per molti il disco
migliore dei Dexys (n°6 UK chart).[2] Il disco è trainato dal singolo Geno (n°1
UK chart),[3] un omaggio al soul singer Geno Washington, nonché da un altro
singolo di buon impatto commerciale : There There My Dear (n°7 UK chart).Nel
1982 le divergenze insanabili tra la band e il suo leader
"stravagante" conducono ad una defezione di massa, il solo Kevin
Rowland porta avanti il marchio Dexys rivoluzionando totalmente l'assetto dei
musicisti, in questo modo riesce ad uscire dall'impasse nel migliore dei modi:
Too Rye Ay (n°2 UK chart) esce nel luglio '82 ed è un masterpiece della sua
era. Trainato dal singolo Come On Eileen (n°1 UK chart)[4] l'album si discosta
lievemente dalle striature soul del suo predecessore in favore della riscoperta
delle radici irlandesi di Rowland, i fiati sono rimpiazzati da violini celtici
e divagazioni tzigane.Ci vorranno tre lunghi anni per dare un seguito a Too Rye
Ay, dopo i soliti cambi di formazione (e di look) nel 1985 esce Don't Stand Me
Down l'album meno commerciale dei Dexys. Da qui in poi Kevin Rowland proseguirà
da solista con alterne fortune.
China Crisis - Wishful Thinking
I
China Crisis sono un gruppo new wave inglese formatosi a Liverpool nel 1979 dal
cantante e tastierista Gary Daly e dal chitarrista e cantante Eddie Lundon. La
loro carriera, iniziata nel 1982 con il loro album di debutto Difficult Shapes
& Passive Rhythms, Some People Think It's Fun To Entertain, ha visto
l'apice verso la metà degli anni 80'. Dopo il flop del loro ultimo album in
studio (nel 1994), la loro attività è rimasta meramente concertistica. Durante
la loro carriera hanno avuto un moderato successo soprattutto in Inghilterra
(loro paese natale) e Australia, per quanto alcuni loro singoli (soprattutto
Wishful Thinking) siano diventati hits in tutta Europa.
Men at Work - Down Under
I Men
at Work sono un complesso rock australiano influenzato dal reggae, che
conquistò il successo internazionale negli anni ottanta. Sono stati gli unici
artisti australiani a piazzarsi alla prima posizione come album e singoli sia
negli Stati Uniti, con Business as Usual, che nel Regno Unito, con Down Under.
Il gruppo vinse nel 1983 il Grammy Award per l'Artista Rivelazione dell'Anno.
Colin Hay emigrò in
Australia nel 1967 con la sua famiglia. Nel 1978 formò un duo con Ron Strykert.
Il gruppo si espanse con l'aggiunta alle batterie di Jerry Speiser e il tastierista
Greg Sneddon, che presto fu sostituito dal multi-strumentista Greg Ham. Dopo
poco tempo la band reclutò il bassista John Rees ed il gruppo era completo.La
band suonò regolarmente al Cricketers Arms Hotel di Melbourne e si costruì un
nome conosciutissimo a livello locale. Nel 1980 si auto-finanziarono un singolo
Keypunch Operator, la base della successiva versione, Down Under.Nel 1981 la
Columbia Record firmò un contratto con i Men at Work per l'incisione del loro
primo singolo Who Can It Be Now arrivato primo sulla chart australiana
nell'agosto 1981. Un seguente singolo (una versione rielaborata di Down Under)
ed i loro primo album Business As Usual salirono anch'essi in prima posizione e
si affermarono anche in Nuova Zelanda.
Chris De Burgh - High On Emotion
Chris
de Burgh (Venado Tuerto, 15 ottobre 1948) è un cantante argentino naturalizzato
britannico.Chris de Burgh ha avuto grande successo in Irlanda, Gran Bretagna.
Talk Talk - Such A Shame
I Talk
Talk sono stati un gruppo musicale britannico di genere synthpop, New Wave e
New Romantic fondato da Mark David Hollis (cantante, chitarrista, pianista e
compositore, nato il 4 gennaio 1955 a Tottenham, Londra), rimasto in attività
dal 1981 al 1992.Il gruppo è noto al grande pubblico essenzialmente per
classici del synth-pop quali It's My Life e Such a Shame, pur sperimentando,
negli anni successivi al raggiungimento della notorietà altre sonorità,
mischiando elementi di musica jazz e classica, fino a diventare degli esponenti
del movimento post-rock. Successivamente
alla pubblicazione del singolo My Foolish Friend, i Talk Talk pubblicarono il
loro secondo album, It's My Life, scritto durante il 1983 uscito per la EMI nel
1984. L'omonimo singolo It's My Life e il successivo Such a Shame (ispirato al
libro The Dice Man di Luke Rhinehart, pseudonimo di George Cockcroft)
riscossero un successo inferiore alle aspettative in Gran Bretagna,[2] ma
consentirono al gruppo di entrare nelle classifiche degli Stati Uniti[3] e di
spopolare nell'Europa continentale.[4][5] In questo periodo il gruppo si
avvalse anche dell'aiuto di alcuni turnisti. Anche l'estetica del gruppo ebbe
una rilevanza, grazie ai video di Tim Pope, particolarmente noti in Italia, e
alle copertine disegnate da James Marsh.Dopo due anni di concerti e lavoro in
studio, venne pubblicato 1986 The Colour of Spring, il loro terzo album. Il
disco rappresentò l'inizio della trasformazione per il gruppo: conteneva
infatti sia elementi del pop elettronico dei primi due album, sia elementi del
rock-jazz dei lavori seguenti. La famiglia degli strumentisti si era allargata
e prendevano parte alle incisioni anche nomi prestigiosi: Steve Winwood
all'organo, David Rhodes alla chitarra, Morris Pert alle percussioni. I brani
più famosi tratti da questo disco furono Living in Another World, trascinata
dalla batteria di Harris e dall'organo di Winwood, e Life's What You Make It,
il primo singolo, che portò il gruppo come ospite al Festival di Sanremo 1986
in Italia. I brani April 5th e Chameleon Day spiccavano nell'intero disco a
causa della contaminazione jazz che li contraddistingueva. Hollis in
quell'occasione cantava con un filo di voce, da crooner estemporaneo,
totalmente estraneo agli stilemi dell'epoca.Il disco risultò essere il più
venduto del gruppo, promosso anche da un grosso tour finanziato dalla loro
etichetta discografica, la EMI
Gino Vannelli - Black Cars
Gino
Vannelli (Montréal, 16 giugno 1952) è un cantante e compositore canadese.Nato
in una famiglia di lontane origini italiane (dal Molise), suo padre era
musicista in una big band e suo nonno imprenditore. Da bambino la sua più
grande passione era la musica e diventò percussionista in giovane età; a
quindici anni ha iniziato a rivelarsi come cantante e a scrivere canzoni. Dopo
il liceo ha firmato il suo primo contratto con la RCA e ha studiato musica alla
McGill University.Dopo un periodo trascorso a New York, si è trasferito a Los
Angeles con i fratelli dove ha firmato un contratto con la A&M di Herb
Alpert per poi pubblicare il suo primo album nel 1973. Il fratello Joe è stato
suo collaboratore come arrangiatore e tastierista per buona parte della sua
carriera; quando ancora non esistevano sintetizzatori polifonici, Joe ha
sovrainciso varie parti per creare un tappeto musicale che fu poi molto
utilizzato a partire dai primi anni settanta.Tra i suoi successi principali si
annoverano anche brani non appartenenti agli anni settanta, come la hit da
discoteca Black Cars e la famosa Wild Horses composte negli anni ottanta.
Mentre negli anni novanta le canzone di maggior successo del nostro sono state
Sunset on L.A. , The time of day entrambe vincitrici di un Juno Award, e Walter
Withman where are you?. Negli anni duemila la sua nuova canzone più famosa è
stata No one so beautiful as the brave dedicata ad un giovane soldato morto in
guerra. Nel 2009 infine si ricorda la canzone The measure of a man
caratterizzata da una sonorità gradevolissima.Per quanto riguarda la sua
residenza egli vive nella contea di Utrecht in Olanda e negli Stati Uniti.
Swing Out Sister - Surrender
I
Swing Out Sister sono un gruppo sophisti-pop inglese nato nel 1985.Tra i loro
singoli vi sono Breakout, Surrender, Twilight World, Waiting Game e un remake
di Am I the Same Girl. Anche se le vendite di album negli Stati Uniti ed in
Europa si sono stabilizzati nei primi anni novanta, il gruppo continua ad
attirare un fedele seguito di appassionati. Il gruppo è molto popolare anche in
Giappone.
Howard Jones - New Song
John
Howard Jones, noto come Howard Jones (Southampton, 23 febbraio 1955), è un pianista,
tastierista e cantante inglese, icona del synthpop degli anni ottanta Impara a suonare il pianoforte
all'età di 7 anni. Qualche anno dopo si trasferisce con la famiglia in Canada,
dove prende parte a un gruppo progressive rock chiamato "Warrior".
Torna in Inghilterra per suonare in diversi gruppi e frequentare il Royal
Northern College of Music. Una volta terminati gli studi, inizia ad esibirsi
nei cosiddetti "one-man-show", dove era unico musicista sul palco,
accompagnato da sintetizzatori e drum machine. Viene presto notato dal
giornalista e conduttore radiofonico John Peel che lo aiuta a trovare un
contratto con la WEA in Europa e la Elektra negli Stati Uniti.Esordisce nel
1983 con il singolo New Song che si piazzò ai vertici delle hit parade europee,
seguito da altri due singoli, What Is Love?, che si piazza al secondo posto
delle classifiche britanniche, e Hide and Seek.
Erasure - Sometimes
Gli
Erasure sono un gruppo britannico di musica Synthpop fondato nel 1985, che ha
raggiunto l'apice della notorietà negli anni ottanta.Il gruppo, fino dai tempi
della sua fondazione, si è occupato del rispetto per i diritti civili
improntando su questa chiave anche la propria attività artistica. Vince Clarke è stato membro e
fondatore di Depeche Mode e Yazoo.Erasure è un duo synthpop inglese, composto
da cantautore e tastierista Vince Clarke e Andy Bell che è il cantante. Erasure
entrò nella scena musicale debuttando nel 1985 call singolo "Who Needs
Love Like That". Dopo l'uscita del suo quarto singolo "Sometimes
", il duo rientrò nella UK Singles Chart e divenne uno dei gruppi di
artisti di maggior successo tra la fine degli anni ‘80 e gli inizi degli anni
‘90. Il gruppo, fino dai tempi della sua fondazione, si è occupato del rispetto
per i diritti civili improntando su questa chiave anche la propria attività
artistica. Dal 1986 al 1997, Erasure ha ottenuto 24 hit consecutive Top 20 nel
Regno Unito, mentre negli Stati Uniti ebbe la sua Top 20 hit (Billboard Hot
100) che incluse "A Little Respect", "Chains of Love " e
"Always". Nel 2009, 34 dei loro 45 singoli e EP (estended plays di
cui 8 dei 45 non sono stati ammessi a beneficiare delle chart UK) avevano
realizzato la UK Top 40, con 17 scalate in Top 10. Etichettata come "le
definitive Superstars dle synthpop ", il duo è maggiormente popolare nella
sua Gran Bretagna d’origine e nell'Europa continentale (in particolare
Germania, Danimarca e Svezia), come anche in Sud America (soprattutto in
Argentina, Cile e Perù). Ad oggi, Erasure ha venduto oltre 25 milioni di album
in tutto il mondo.La band gode di popolarità anche all'interno della comunità
LGBT, come il suo cantante apertamente gay, Andy Bell, che è diventato un'icona
gay.
The Twins - Ballet Dancer
The Twins è un gruppo musicale tedesco di genere synth-pop degli anni ottanta. Il gruppo è stato formato nel 1980 a Berlino Ovest da Sven Dohrow (nato nel 1957) e Ronny Schreinzer (nato nel 1958). Musicalmente ispirati ad artisti britannici come Gary Numan, Tubeway Army, Orchestral Manoeuvres in the Dark ed i primi Depeche Mode
Yazoo - Situation
Il
gruppo degli Yazoo fu costituito alla fine del 1981 da Vince Clarke ed Alison
Moyet a Basildon, in Gran Bretagna.Clarke fino allo stesso anno era stato
l'autore di testi e musiche dei Depeche Mode, anch'essi originari di Basildon,
che avevano registrato un album e tre singoli per Mute Records, tra cui le hit
"New Life" e "Just Can't Get Enough".Clarke conobbe la
sconosciuta Moyet tramite un annuncio su una rivista specializzata. Il nome
'Yazoo', secondo Moyet, venne dalle etichette dei vecchi album blues della
Yazoo Records. Appena sbarcati negli Stati Uniti si ritrovarono chiamati in
causa per 3,5 milioni di sterline da un gruppo rock minore americano con lo
stesso nome, fu così che decisero di rinominarsi "Yaz" sul mercato
americano.Il 15 marzo 1982 uscì il singolo di esordio, "Only You",
mentre il 3 luglio "Don't Go", entrambi diventarono hit nelle
classifiche del periodo.L'album di esordio, sempre dell'82, s'intitolava
"Upstairs at Eric's" e venne premiato con il disco di platino in Gran
Bretagna. Il secondo e ultimo album uscì nel 1983: "You and Me Both".
Al termine del 1989, a quasi sette anni dall'uscita, aveva venduto oltre un
milione di copie.Il duo si sciolse dopo i due album per divergenze sugli
orientamenti musicali. Alison Moyet intraprese quindi una carriera solista
mentre Vince Clarke, dopo varie esperienze, finì per fondare nel 1985 il duo
degli Erasure.A distanza di 25 anni il duo electro-pop ha deciso di riformarsi
per una serie di concerti tenutisi nell'estate del 2008 nel Regno Unito. La
loro etichetta storica, la Mute, ha deciso di pubblicare il 16 maggio 2008 un
boxset retrospettivo dedicato alla band e intitolato "In Your Room"
contenente i due album incisi nel 1982 e 1983 (rimasterizzati) più un cd di
remix e un dvd con tutti i video promozionali e le apparizioni televisive nelle
edizioni di Top Of The Pops dei primi 80.In concomitanza sono usciti anche le
edizioni rimasterizzate degli album "Upstairs At Eric's" e "You
And Me Both".
Jovanotti - Yo
Jovanotti,
nome d'arte di Lorenzo Cherubini (Roma, 27 settembre 1966), è un cantautore e
rapper italiano.Diventa famoso negli anni ottanta, lanciato da Claudio
Cecchetto. Dalla commistione di rap[1] dei primi successi, tuttavia, Jovanotti
si discosta ben presto avvicinandosi gradualmente al modello della world music
(sempre interpretata in chiave hip hop, funky). All'evoluzione musicale
corrisponde un mutare dei testi dei suoi brani, che, nel corso degli anni,
tendono a toccare temi sempre più filosofici, religiosi e politici, più tipici
dello stile cantautorale italiano.
Steve Allen - Letter from my heart
Un
grande grande disco elettronico-Italodisco che prese la base da un altro
personaggio meteora (Fabio Vanni) che non aveva avuto fortuna.
Styloo - Pretty Face
Alberto:
in un primo tempo doveva essere prodotto da Tony Carrasco (BB&Band) che mi
pareva più interessato solo al brano: infatti mi chiese il pezzo per Amanda
Lear di cui stava curando il nuovo album. Giusto in quel periodo, casualmente
ho conosciuto Roberto Turatti al quale piaceva molto sia il brano che
l’immagine molto new-wave e lo propose a Micky Chieregato. Beh, il resto si sa…La
demo era cantata in finto inglese. Una sera ripensando a quanto accaduto con
Tony – e forse anche per un po’ per “dispetto” nei suoi confronti – mi venne
quasi spontaneo cantarci sopra una frase ispirata al titolo di un album di
Amanda (“A Pretty Face”). Povera Amanda, coinvolta suo malgrado in una vicenda
che con tutta probabilità ignora!
Finzi Contini - Cha Cha Cha
Cha
Cha Cha - Finzi Contini . Questa base è una cover di Cha Cha Cha resa famosa da
Finzi Contini Data di rilascio: 1985.
Ken Laszlo - Hey Hey Guy
Ken
Laszlo (1954) è un cantante italiano di musica italo disco.Il suo nome reale è
Gianni Coraini, ed è originario di Mantova. Fin dall'infanzia ebbe molta
dedizione per la musica, sviluppando un naturale talento. Imparò prima a
suonare il flauto, per poi terminar graduandosi all'Accademia musicale. All'età
di 15 anni, iniziò la sua carriera cantando e suonando in diversi club e
discoteche. Il suo primo successo arrivò nel 1984: con la canzone Hey Hey Guy,
composta da Sandro Oliva e pubblicata dalla Memory Records. Negli anni
successivi, successe lo stesso per i brani: Tonight, Don't Cry,
"1.2.3.4.5.6.7.8", e Glasses Man. Canzoni famose non solo in Europa,
ma anche in Asia e America Latina. Nel 2003, Ken ha avuto un discreto successo
con "Inside My Music", un pezzo che mischia sonorità Italo Dance e
House. Laszlo ha venduto finora oltre un milione di copie dei suoi dischi.
Moonbase - Waiting for a Train
Moonbase - Waiting for a Train tratto dall'album 80's
Dance Story Original
Radiorama - Chance to Desire
Negli
anni ’80 molti nomi dei maggiori artisti dell’Italo Disco erano riconducibili a
due persone: Aldo Martinelli, compositore, musicista, cantante, arrangiatore e
co-produttore e Simona Zanini, autrice dei testi, voce principale e corista. Il
sound riconoscibilissimo nato dall’unione dell’armonia unica tra la voce di
Simona e la musica e tastiere di Aldo ha inondato le discoteche e le radio in
tutta Europa in quegli anni, sotto i nomi d’arte di Martinelli, Moon Ray (alias
Raggio di Luna), Doctor's Cat, Topo & Roby, ed il primo successo dei
Radiorama, "Chance to Desire" fu anch’esso firmato da questo duo e
cantato da Simona.
Betty Villani - De Nuevo Tu
Conquista
i consensi e le simpatie del grosso pubblico con l’originale interpretazione di
“ De Nuevo Tu” (EMI), ritmica versione spagnola dell’affascinante brano di
Lucio Battisti e Mogol “ Ancora tu”. Una lunga permanenza nelle classifiche la
porta a ottenere il premio “rivelazione Festivalbar” all’Arena di Verona.
Miko Mission - How Old Are You?
Miko,
anche conosciuto come Don Miko o Miko Mission; pseudonimo di Pier Michele
Bozzetti (Alessandria, 22 giugno 1945), è un cantautore italiano. Inizia a cantare molto giovane,
ed a soli sette anni si esibisce come cantante in una commedia rappresentata ad
Alessandria, Gelindo.A quattordici anni forma il suo primo complesso, "I
Passi per la Musica", che in seguito, cambiano il nome in "Oscars"
(con Lallo Schiavoni alla batteria, Piero Nano al basso, Danilo Macchioni alle
tastiere, poi sostituito da Vincenzo Pandolfi, Gianni Bongiovanni alle chitarre
e Osvaldo Pizzoli al sax e al flauto). Con il gruppo partecipa ad alcuni concorsi
canori tra cui Ribalta per Sanremo, che si svolge al Lido di Venezia. Miko
vince, ottenendo così un contratto con la Ariston Records: nel 1964, adottato
il nome d'arte Don Miko, debutta con il 45 giri Gente... che ragazza!, il cui
retro, Non hai più niente per me, riscuote un buon successo in estate.Partecipa
al Festival di Sanremo 1965 presentando, in abbinamento con Timi Yuro, il brano
E poi verrà l'autunno, che non viene ammesso alla serata finale, ma ottiene un
discreto successo, ed in seguito viene interpretato da Mina. In seguito prende
parte a vari programmi televisivi, come La fiera dei sogni.L'anno successivo
incide una versione in italiano di Michelle dei Beatles, con il testo scritto
da Ricky Gianco.Dopo altri 45 giri, cambia casa discografica passando alla
Vedette. Tra i successi di questo periodo ricordiamo Le tue favole, canzone con
il testo scritto da Luciano Beretta, e Cade il mondo, scritta con Valerio
Negrini (paroliere dei Pooh, il quale per Don Miko firma anche il testo di
Susanna T.) e presentata nel programma Settevoci, presentato da Pippo Baudo, in
cui vinse alcune puntate.Ha partecipato al Festival di Sanremo 1976 con Signora
tu (scritta dal cantautore per il testo e da Graziano Pegoraro per la musica),
che si classifica al sedicesimo posto ed entra per qualche settimana anche in
hit parade, pur stazionando nelle posizioni basse[1].Negli anni ottanta passa
alla musica dance con il nome di Miko Mission e pubblica diversi 45 giri.
Diana Est - Tenax
Diana
Est, nome d'arte di Cristina Barbieri (Milano, 12 giugno 1963), è una cantante
italiana, nipote di Mario Lavezzi e interprete di musica new wave negli anni
ottanta. Il nome
Diana era stato scelto in onore della dea romana della caccia, mentre Est
ricorda il verbo latino "è". Dotata di una voce non particolarmente
memorabile, Diana aveva un aspetto androgino, caratterizzato da un
abbigliamento che ricordava nelle prime apparizioni televisive l'antico peplo.Prima
di iniziare la carriera discografica, Diana Est era apparsa per la prima volta
in televisione, all'età di 17 anni, come corista per Ivan Cattaneo nel
programma musicale Mister Fantasy in onda su Rai Uno.La carriera artistica fu
abbastanza breve. Nel 1982 viene messa sotto contratto dalla Dischi Ricordi, e
grazie all'importante contributo di Enrico Ruggeri, autore dei testi dei 45
giri Tenax e Le Louvre (musiche di Stefano Previsti), Diana Est ottiene un
successo praticamente immediato.
Max Him - Lady Fantasy
L’avrete
già capito dal nome,si tratta di uno dei tanti cantanti italiani “spuntati ”
negli anni ottanta.Anora una volta non sono in grado di fornire alcuna
biografia anche perchè mi è stato segnalato da un amico.
Gazebo - Telephone Mama
Paul
Mazzolini (nato il 18 febbraio 1960 a Beirut, in Libano, nome d’arte Gazebo), è
un musicista italiano affermatosi negli anni ottanta.Nato in Libano, figlio di
un diplomatico italiano (friulano) e di una cantante americana (Los Angeles).
Come vuole la tradizione, imparò a suonare la chitarra all’età di 10 anni, per
impressionare una ragazza tedesca nella sua classe. Come un normale teenager
cosmopolitano, Mazzolini iniziò una carriera in vari generi, tra cui jazz, rock
e punk rock,prima di incontrare un produttore romano, Pierluigi Giombini [1].
Entrambi avevano una passione per il sintetizzatore e cominciarono così a
lavorare insieme. Il loro primo disco, Masterpiece, fu una hit minore nel 1982.La
sua prima entrata nelle classifiche fu con il suo primo disco I Like Chopin, ed
è stato in testa alle classifiche europee per settimane. Una canzone scritta
per Ryan Paris, chiamata “Dolce Vita”, lo trasportò nella top 10 tedesca, e al
5° posto nel Regno Unito.La canzone seguente, Lunatic e l’album omonimo
entrarono anch’essi nelle top 20 europee, ma l’album del 1984 Telephone Mama
non riscosse lo stesso successo. Lo stesso è successo per la canzone dell’album
precedente Love in your Eyes, tratta dall’album prima menzionato.
Baby's Gang - Happy Song
La
italo disco nasce alla fine degli anni settanta in un contesto di esplosione
italiana del fenomeno d'intrattenimento della discoteca, con conseguente
massiccia importazione di disco music statunitense; il tutto unito
all'influenza proveniente dai paesi del nord dov'era in pieno corso la
rivoluzione elettronica della New Wave e New Romantic.Il termine "Italo
Disco" deriva da Bernhard Mikulski il produttore e discografico tedesco
che usualmente definiva "Italo" le produzioni "disco music"
provenienti dall'Italia come quelle degli Easy Going, dei fratelli La Bionda,
D. D. Sound e Gepy & Gepy.
Albert One - Turbo Diesel
Albert
One nome d'arte di Alberto Carpani, (Piacenza, 23 aprile 1956) è un cantante
italiano.È anche dj e produttore. Molto noto negli anni ottanta, in particolare
per il genere italo disco. Inizia
giovanissimo cantando in un gruppo di provincia. Nel 1982 arriva il primo
successo, un pezzo dance dal titolo Yes or not scritto da Enrico Ruggeri e
interpretato con uno dei suoi tanti pseudonimi, in questo caso Jock-Hattle[1].
Il suo più grande exploit è del 1983, quando esce Turbo Diesel per la Baby
Records. Il brano si rivela un successo a livello mondiale. Successivamente
escono altri singoli come Hearts on fire, Lady O e Secrets.
P. LION - Dream (Extended)
P.
Lion, pseudonimo di Pietro Paolo Pelandi (Alzano Lombardo, 29 giugno 1959), è
un musicista, cantante e produttore discografico italiano.Assieme a Den Harrow,
Tracy Spencer, Sabrina Salerno ed altri si ricorda per il suo contributo alla
musica Italo disco degli anni ottanta del XX secolo. Le sue canzoni più note
sono "Happy Children", "Dream", "Kings Of The
Night" e "Rubber Game".Nel 2005 ha fondato, insieme a Davide
Sapienza e Tullio Lanfranchi, l'etichetta discografica Faier Entertainment,
dove cura produzione artistica, studio di registrazione e il reparto di
edizioni musicali.
Den Harrow - To meet me
Stefano
Zandri in arte Den Harrow (Nova Milanese, 4 giugno 1962) è un cantante
italiano. E’ uno dei più rappresentativi del genere italo disco, popolare
soprattutto negli anni ’80.Dopo un inizio come fotomodello, incontra Roberto
Turatti (un DJ milanese) e Miki, ovvero Michele Chieregato, DJ e musicista, che
diventeranno suoi produttori.In realtà Den Harrow presta solo la propria figura
cantando sempre in playback, il singolo To Meet Me e A Taste of Love del 1983
vengono cantate da Chuck Rolando mentre il singolo Mad Desire del 1984 viene
cantato da Silvio Pozzoli. Tutte le canzoni che seguirono furono cantate da Tom
Hooker vendendo in totale nel mondo oltre 4 milioni di copie fra singoli e
album.Con l’uscita dell’album “Back from the Future” (1999) finalmente Den si
riscatta, reinterpretando personalmente le hits più famose abbinate a brani
inediti.
Taffy - I Love My Radio
Taffy
(vero nome Katherine Quaye) nasce a New York nel 1963. Dopo aver calcato le
passerelle come modella ed aver dimostrato di aver buone doti canore,
esibendosi in locali americani, giunge in Italia. Nei primi anni 80, cerca di
sfondare nel mondo della musica, lavorando come vocalist nelle discoteche della
riviera romagnola.Continua comunque ad incidere dischi dance per il mercato
americano.A notarla, neanche a dirlo, è Claudio Cecchetto, che le propone di
interpretare Love Me Radio. La canzone si rivela una hit e lancia
prepotentemente Taffy nello scenario musicale internazionale. Diventa una
piccola diva non sono il Italia ma anche in altri Paesi europei. Soprattutto in
Inghilterra.Il successo è grande e Taffy inizia un tour infinito in compagnia
de I Via Verdi e di Tracy Spencer, facendo anche qualche apparizione in tv,
soprattutto a DeeJay Televison.Lancia il singolo One More, che pur non
riuscendo ad ottenere il successo del precedente, le permette di continuare ad
essere sulla cresta dell’onda a livello internazionale.Dopo questa canzone il
suo periodo d’oro finisce. Nessuno più la chiama né in Italia, né all’estero ed
anche Cecchetto la scarica.Taffy non demorde e torna a vivere negli Stati
Uniti, dove ha ancora agganci nel mondo della musica dance.
Savage - Only You
Il suo
vero nome è Roberto Zanetti, ma il mondo della musica lo conosce con due
pseudonimi: Savage fino al 1989, e Robyx fino ad oggi. Si tratta di uno dei
musicisti più completi che ci regala gli anni ’80. Comincia a suonare il piano,
e nei primi anni ’80 il piccolo Roberto, che ancora porta il suo nome di
battesimo, si unisce ai Taxi, tra cui suona anche un certo Zucchero Fornaciari.
Dopo i primi brani però si accorge di preferire la musica dance, ed in
particolare lo affascina lo stile italodance che va molto di moda in quegli
anni. E’ il 1983 quando decide di lasciare i Taxi e mettersi in proprio con il nome
di Savage. Nei primi anni comincia a vendere subito molto. Il suo capolavoro è
sicuramente Only You, che lo fa arrivare al primo posto nella classifica di
vendita in Francia (in Italia non è molto apprezzato), dove vince anche un
disco d’oro, e sfonda letteralmente nell’Est Europa, dove diventa praticamente
un mito. Anche le sue produzioni successive non sono male, ma il suo talento è
un altro, e così comincia a produrre, scoprendo anche diversi ottimi cantanti
con lo pseudonimo di Robyx negli anni ’90.
Moses - We Just
Di lui
sapeva ben poco durante gli anni ’80, quando la sua musica faceva ballare i giovani
in discoteca, e se ne sa ancor meno oggi, visto che di lui se ne sono perse le
tracce. Sappiamo soltanto che è un dj italiano, il quale si divertiva a
remixare, e anche a volte produrre, qualche pezzo nello stile italodisco.
Nessuno dei suoi brani rimane nella storia, ad eccezione di questo We Just (Our
Revolution), il quale ottiene un discreto successo, senza però fornirgli la
fama sperata, nè le vendite che giustificherebbero la sua presenza negli annali
dei dischi più venduti. Infatti Moses tenta di battere sul ferro finché è
caldo, producendo più di una versione di We Just, ma non ottiene l’effetto
sperato e rimane così nell’ombra. Per sempre.
Pink Prject - Disco Project
Favoloso
pezzo disco-dance del 1982...I Pink Project mixarono con genialità
"Another brick in the wall" e "Mammagamma
Valerie Dore - Get Closer
Considerata
un’icona del genere Italo Dance New Romantic, Monica Stucchi, in arte Valerie
Dore, oggi non la ricorda quasi nessuno, o almeno nessuno che abbia meno di 30
anni. In realtà negli anni ’80 la sua musica ebbe tantissimo successo. Ispirata
dai cavalieri della tavola rotonda, i suoi migliori brani parlavano proprio di
Lancillotto, cavalieri e leggende medievali, le quali si rispecchiavano anche
nella sua musica che si sarebbe potuta ascoltare (elettronica a parte) anche
qualche secolo fa. Uno dei suoi maggiori successi è Get Closer, con cui si fa
conoscere in tutta Europa, pur non entrando mai in nessuna top 10. Raggiunge
solo il dodicesimo posto nel 1985 in Germania e Italia, l’undicesimo in
Svizzera e il trentatreesimo in Francia, ma per lei va bene così. Continuerà a
produrre molto e a far ballare milioni di giovani nelle discoteche del vecchio
Continente fino al 1988, quando un litigio con il suo produttore le fa
preferire abbandonare la sua carriera, ritornare con il suo vecchio nome,
Monica, e metter su famiglia. Si sposa e intraprende diversi lavori, compreso
quello di investigatore privato, fino al 2006 quando esce una sorta di Best,
insieme a qualche inedito. Che sia un primo sintomo che il palco le manca? Noi
l’aspettiamo per qualche altro capolavoro.
Scotch - Take Me Up
Un’altra
band reduce dal famoso movimento italo-disco che però ha continuato negli anni
a snobbare la musica italiana è il duo degli Scotch, composto ad inizio anni
’80 da Fabio Margutti e Vince Lancini. La band si lancia nella musica
elettronica, con la melodia fatta interamente al computer, a cui Lancini dà la
voce. Negli anni in cui questo genere di musica spopola nelle discoteche di
mezza Europa, loro non sono da meno, e dalla Svezia all’Italia ottengono un
discreto successo. Take Me Up è il loro pezzo più famoso, con un bel video a
metà tra il film e il cartone animato, finalmente con un senso ed una storia di
sottofondo, per quanto scontata possa essere, a dispetto delle centinaia di
video che vediamo nascere in questo periodo, incentrati esclusivamente sulla
fisicità dei cantanti di turno. Take Me Up regala molto successo agli Scotch in
Francia, in cui entra nella top 10, ed in Germania, dove arriva diciannovesimo.
Gli anni successivi però non si ripetono le vendite elevate, e così dopo un
momento di riflessione, gli Scotch sono tornati oggi a fare concerti, ma senza
produrre singoli rilevanti.
Taffy - Once More
Uno
dei pochi esperimenti di Claudio Cecchetto all’estero è Taffy, cantante inglese
di nome, e stavolta anche di fatto. Non si tratta della solita cantante
italiana che utilizza uno pseudonimo anglosassone, ma all’anagrafe questa brava
cantante si chiama Katherine Quaye. In realtà viene notata dal maggior talent
scout italiano proprio nel nostro Paese, ma Taffy preferisce lo scenario
europeo al palcoscenico nostrano. Le va bene in Francia dove nel 1986 diversi
suoi singoli diventano delle hits, mentre il singolo Once More ottiene il terzo
posto in Italia. Rimane però l’unico ad avere un certo seguito nel nostro
Paese, dato che gli altri brani otterranno successo solo all’estero. Ma il
successo in generale dura poco, perché dopo solo due anni Taffy si ritira.
Gaz Nevada - I.C. Love Affair
Nati
sul finire degli anni ’70 come Centro D’Urlo Metropolitano, questo gruppo di
ragazzi bolognesi rimane affascinato dal libro di Raymond Chandler Nevada Gas,
e così decidono ad inizio anni ’80 di cambiare il nome del loro gruppo in
Gaznevada. Ed il cambiamento gli porta bene. Coniugando il loro iniziale stile
rock con quello che più andava di moda in quel periodo, il cosiddetto
italo-disco, introducono la musica elettronica ed ottengono quasi subito il
successo sperato. I primi singoli usciti tra l’80 e l’81 diventano successi di
nicchia negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma è nell’83 che la band ottiene
le maggiori soddisfazioni con il brano I.C. Love Affair, tanto da balzare in
testa alla classifica italiana e ad alcune europee, e che li porta a
partecipare alla finale di Festivalbar dell’estate successiva. Il brano
successivamente verrà remixato molte volte, da altre band e da alcuni dj, fino
al 2005. La band si sciolse però poco dopo questo grande successo, nel 1988.
Non uscì mai il video di I.C. Love Affair, e così l’unico modo che abbiamo per
rivisitarlo è la partecipazione al Festivalbar del 1984.
Sabrina - Boys
Quanti
uomini ha fatto sognare questa canzone. E soprattutto questo video. In piena
armonia musicale estiva esplode (è proprio il caso di dirlo) la prorompente
Sabrina Salerno, in arte all’epoca, quando fu lanciata dal solito Cecchetto,
solo Sabrina. Nata artisticamente per avere una versione italiana di Samantha
Fox, esce con il singolo Boys che conquista le discoteche di mezza Europa,
mentre il video, in cui Sabrina mostra tutte le sue “qualità” conquista gli
occhi dei suoi fans (stranamente tutti uomini). Doti fisiche a parte, Boys
vende tantissimo, considerando che si tratta dell’album di esordio, intitolato
proprio Sabrina, e che all’interno dello stesso disco gli altri pezzi sono
molto scarsi. Boys però raggiunge il primo posto nelle classiche d’Italia,
Francia e Svizzera, il secondo in Germania, Spagna e Finlandia, il terzo in
Gran Bretagna, Irlanda e Norvegia, ed entra nelle top 10 del resto del mondo
(esclusi però gli Stati Uniti). Il successo però dura poco. Già con l’album
successivo, nel 1988, chiamato Super Sabrina, si riesce a vendere meno, e
quelli che seguiranno andranno sempre peggio, tanto da far decidere a Sabrina
di riprendersi il suo cognome, e di puntare tutto sulla sua fisicità,
scegliendo la carriera di showgirl.
Kano - I'm Ready
In
realtà Kano non è un gruppo vero e proprio, ma più che altro si può
“classificare” come progetto musicale. Proveniente dalla mente di tre musicisti
italiani, Luciano Ninzatti, Stefano Pulga e Matteo Bonsanto, il progetto Kano
serviva per lanciare un nuovo stile musicale, che al momento fu chiamato
italo-disco. Oggi è meglio conosciuto un po’ come R’nB, un po’ come breakdance,
ma di certo il loro stile si può definire come padre della musica, soprattutto
quella nera, di oggi. Il progetto parte negli anni ’70, ma è ad inizio anni ’80
che arriva il successo vero e proprio, con l’album Kano e il singolo I’m Ready,
che molti storici musicali indicano come il primo ad essere ballato con la
breakdance. In quanto esperimento fuori dagli schemi, non abbiamo oggi un video
di riferimento, e così cogliamo in eredità soltanto questo filmato di una
televisione americana in cui il pezzo diventa noto all’intero mondo. Proprio
negli Stati Uniti Kano ha maggior successo, tanto da raggiungere il ventunesimo
posto in classifica con il singolo I’m Ready.
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