sabato 28 gennaio 2012

Grace Jones - Slave To The Rhythm




Regina della disco-music (I Need a Man, 1977), tra gli artefici della fusione tra la disco-music e il reggae, Grace Jones legò il suo successo anche alle rivisitazioni in chiave disco di alcuni evergreen: il suo maggiore successo discografico venne infatti nel 1978 con la sua versione de La vie en rose di Edith Piaf; nel 1981 ripropose invece il classico di Astor Piazzolla Libertango (utilizzato nella colonna sonora del film Frantic), reintitolato I've Seen that Face Before (Libertango). Dopo Pull up to the bumper del 1981 (che rimase per sette settimane al n. 2 della classifica Hot Dance Club Play e si piazzò nei primi 5 singoli della U.S. R&B chart.[1]), un altro suo successo originale fu Slave to the Rhythm del 1985 prodotto da Trevor Horn; l'anno seguente incise I'm Not Perfect (But I'm Perfect for You), prodotto da Nile Rodgers degli Chic e nel cui video parteciparono anche Andy Warhol e Keith Haring, che disegnò una grossa tela poi trasformata in enorme gonna indossata dalla Jones. Haring collaborò con lei anche dipingendola per alcune esibizioni al Paradise Garage, discoteca in voga della New York anni ottanta che tutto il panorama artistico newyorchese (tra cui lo stesso Haring) era solito frequentare.; nello stesso periodo collaborò con gli Arcadia, per il cui singolo Election Day la Jones interpretò una strofa con la sua caratteristica voce in recitativo. Beniamina dei radical-chic di New York, e, guidata dal teorico dell'arte kitsch Jean-Paul Gaultier, intese la disco-music come colonna sonora del futurismo

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