Take
on Me è una canzone della band norvegese A-ha, registrata nell'omonimo singolo
pubblicato, la primissima volta, nel 1984, ma di cui è più nota la versione
rimasterizzata e commercializzata a cavallo tra il 1985 e il 1986. Il brano è
stato estratto dall'album Hunting High and Low, uscito nel 1985.Il singolo ebbe
un successo strepitoso, diventando una delle canzoni più popolari del 1986 e
per giunta distintivo di un'epoca come Il
famoso videoclip fu trasmesso inizialmente da un'emittente locale di Boston e,
successivamente, su MTV: l'innovazione sta nello stile simil-rotoscopico delle
immagini, che mescolano live action e cartoon.La saga del video comincia con
una ragazza bionda, interpretata dall'attrice Bunty Bailey, che, seduta in una
caffetteria (il Kim's Cafe di Londra), sta leggendo una fumetto su una gara di
motociclette. Dopo aver vinto la competizione, Morten Harket (leader degli
A-ha), dalla carta stampata, fa l'occhiolino alla ragazza e la trasporta dal
mondo reale con il suo braccio in bianco e nero al mondo dell'animazione.
Attraverso le vignette che popolano questa realtà virtuale, Morten mostra alla
ragazza come sia possibile vedere alternativamente le persone stile cartoon o
in carne e ossa, a seconda che la persona si trovi davanti o dietro alla
vignetta.A un certo punto la cameriera, tornata al tavolo dove sedeva la
ragazza e constatato che fosse andata via senza pagare, furiosa accartoccia il
fumetto e lo getta nella spazzatura: come conseguenza di questo atto, nel mondo
animato irrompono due gareggianti inferociti per la sconfitta che, brandendo un
giratubi, si mettono a inseguire i due, distruggendo le vignette nel cammino.
Morten ricava nella parete un buco per cui la ragazza possa ritornare nel mondo
reale e affronta da solo i due motociclisti.La ragazza si ritrova catapultata
nella caffetteria, circondata da clienti interdetti, raccoglie il fumetto e
fugge a casa sua, in camera. Continuando a leggere la storia, la ragazza scopre
che Morten giace a terra incosciente e comincia a piangere, quando d'un tratto
lo vede apparire nel corridoio che porta alla camera mentre si sbatte da una
parete all'altra nel tentativo di trasformarsi in carne e ossa. Alla fine
riesce nell'intento e abbraccia la ragazza. La scena nel corridoio si inspira
al film Stati di allucinazione di Ken Russell. gli anni ottanta.
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