sabato 21 gennaio 2012

Hall & Oates - I Can't go for That




Durante primi secondi della canzone, pensavo di stare ascoltando Billie Jean di Michael Jackson. Dopo un po’ però le note suonate al piano mi hanno riportato alla realtà, e rendono distinguibile uno dei capolavori della premiata ditta Hall&Oates, I can’t go for that. In effetti però non avevo tutti i torti. Dopo qualche anno fu lo stesso Jackson ad ammettere che per scrivere la sua indimenticabile Billie Jean si ispirò proprio a questo brano. Un pezzo che sicuramente è rimasto nella testa di molti americani, dato che negli anni ’80 ebbe un successo fenomenale, tanto da scalzare dalla prima posizione l’altra “extraterrestre” della musica, Olivia Newton-John con la sua Physical. Il cantante Daryl Hall e il musicista-produttore John Oates venivano da un decennio di successi, e nel 1981 li legittimarono con l’album Private Eyes, e questo singolo, come lo definirono loro per la prima volta nella storia, Rock and Soul. Il pezzo arriva primo non solo negli Stati Uniti, ma in molte classifiche europee, e addirittura entra in vetta nella R&B Chart, fino a quel momento occupata solo da afroamericani. Secondo la loro ex casa discografica, BMI, questo è uno dei pochi pezzi che sono stati passati all’epoca oltre un milione di volte in radio. Ottiene anche il sesto posto nella classifica delle 100 migliori canzoni degli anni ’80, e può vantare anche decine di cover.

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