sabato 21 gennaio 2012

New order - True faith




New Order è una band Synthpop formatasi a Manchester, UK, nel 1980 dalle ceneri dei Joy Division, il cui cantante, Ian Curtis, si suicidò il 18 maggio del 1980.Pur mantenendo inizialmente un’impronta musicale molto aderente alle cifre stilistiche della precedente formazione, d’altra parte per 3/4 uguale alla nuova, i New Order svilupparono presto un loro sound distintivo, affrancandosi dall’immaginario più “dark” e new wave dei Joy Division ed approdando ad una cifra più electro, dance e pop. Finiranno per rappresentare in qualche modo l’opposta faccia dell’inferno curtisiano, sublimandolo verso un eden di comunicabilità e coloratissime intuizioni.Ancora indecisi sulle prospettive, riprenderanno in mano le bozze dell’ex cantante e daranno alle stampe il primo Movement, prodotto da Martin Hannett - loro collaboratore dai tempi dei Joy Division - e dal sound ancora molto legato allo stile dark e melancolico che caratterizzava la loro precedente incarnazione.Il cambio di prospettive arriverà solo attraverso i successivi singoli, Everything’s Gone Green, Temptation e soprattutto Blue Monday, realizzata insieme al mago della electro music americana Arthur Baker: una cavalcata tutta pulsioni elettroniche debitrici a pionieri come Kraftwerk e Giorgio Moroder, ma dotata di una forza melodica che finirà per renderla uno dei modelli principali di scrittura pop per tutti gli anni 80 ed oltre.Seguiranno album ancora sulla scia acida e paradisiaca tracciata da Blue Monday: Power, Corruption & Lies (1983), in cui è contenuta; Low Life (1985), nel quale appare Perfect Kiss, altro stacco cruciale della carriera dei New Order, che rilancia e rinnova la struttura di Blue Monday verso dimensioni ancora più epiche e sofisticate; Brotherhood (1986), dove ormai appare pieno il controllo sulla loro forma di pop sintetico.L’impressione viene confermata dalla compilation Substance (1987), nella cui tracklist spiccano il remix di Bizarre Love Triangle e l’energetica True Faith, frutto della collaborazione con Stephen Hague.

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