Paul
Antony Young (Luton, 17 gennaio 1956) è un cantante britannico di musica pop
rock e, soprattutto, soul, piú correttamente delle varianti occidentali note
come white soul e blue-eyed soul, con una spiccata propensione per brani disco
ballabili e romantiche ballate sentimentali.La tonalitá di molti brani è
caratterizzata, inoltre, da un uso esteso del falsetto, in particolare
all’inizio della carriera solista, nel periodo 1983-1986, particolaritá poi
quasi del tutto perduta per un grave problema alle corde vocali.Young fu anche
chitarrista e bassista prima di iniziare la carriera solista nel 1983 ed ha
collaborato con i gruppi musicali Kat Kool & The Kool Kats e Streetband: ha
inoltre fatto parte dei piú noti Q-Tips, di cui è stato a lungo il cantante
solista. Non va confuso con l’omonimo cantante Paul Young che, prima della
recente morte, è stato un membro dei Sad Café e della band dell’ex Genesis Mike
Rutherford, Mike And The Mechanics.Young è nato a Luton, in Inghilterra. Ha un
fratello maggiore, Mark, e una sorella minore, Joanne. Dopo aver frequentato la
Ashcroft High School di Luton, inizia a lavorare nella fabbrica della Vauxhall
Motors e, nel tempo libero, suona il basso e la chitarra in diversi gruppi
musicali. La primissima band di cui diventa il cantante solista sono i Kat Kool
& The Kool Kats. Negli anni settanta, entra nel gruppo Streetband, con cui
ottiene un successo nella Top 20 britannica, con una traccia esilarante, intitolata
«Toast», che raggiunge il numero 18 nel 1978.Nel dicembre del 1979, la
Streetband si scioglie e Young forma i Q-Tips, che conquistano una certa fama
come live band, ma non ottengono alcun successo di classifica nel Regno Unito,
anche se il singolo «Letter Song» diventa un successo minore nell’Europa
continentale.I Q-Tips si separano nel 1982 e Paul Young firma con la CBS come
solista. I suoi primi due singoli, «Iron Out the Rough Spots» e un remake di
«Love Of The Common People», non hanno successo, ma il terzo, una cover del
classico di Marvin Gaye» intitolato «Wherever I Lay My Hat (That’s My Home)»,
diventa numero 1 in Gran Bretagna, dove resta per tre settimane, nell’estate
del 1983: sará il primo di 14 singoli ad entrare nel Top 40 britannico.
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