domenica 22 gennaio 2012

Paul Young - Wherever i lay my hat (that's my home)




Paul Antony Young (Luton, 17 gennaio 1956) è un cantante britannico di musica pop rock e, soprattutto, soul, piú correttamente delle varianti occidentali note come white soul e blue-eyed soul, con una spiccata propensione per brani disco ballabili e romantiche ballate sentimentali.La tonalitá di molti brani è caratterizzata, inoltre, da un uso esteso del falsetto, in particolare all’inizio della carriera solista, nel periodo 1983-1986, particolaritá poi quasi del tutto perduta per un grave problema alle corde vocali.Young fu anche chitarrista e bassista prima di iniziare la carriera solista nel 1983 ed ha collaborato con i gruppi musicali Kat Kool & The Kool Kats e Streetband: ha inoltre fatto parte dei piú noti Q-Tips, di cui è stato a lungo il cantante solista. Non va confuso con l’omonimo cantante Paul Young che, prima della recente morte, è stato un membro dei Sad Café e della band dell’ex Genesis Mike Rutherford, Mike And The Mechanics.Young è nato a Luton, in Inghilterra. Ha un fratello maggiore, Mark, e una sorella minore, Joanne. Dopo aver frequentato la Ashcroft High School di Luton, inizia a lavorare nella fabbrica della Vauxhall Motors e, nel tempo libero, suona il basso e la chitarra in diversi gruppi musicali. La primissima band di cui diventa il cantante solista sono i Kat Kool & The Kool Kats. Negli anni settanta, entra nel gruppo Streetband, con cui ottiene un successo nella Top 20 britannica, con una traccia esilarante, intitolata «Toast», che raggiunge il numero 18 nel 1978.Nel dicembre del 1979, la Streetband si scioglie e Young forma i Q-Tips, che conquistano una certa fama come live band, ma non ottengono alcun successo di classifica nel Regno Unito, anche se il singolo «Letter Song» diventa un successo minore nell’Europa continentale.I Q-Tips si separano nel 1982 e Paul Young firma con la CBS come solista. I suoi primi due singoli, «Iron Out the Rough Spots» e un remake di «Love Of The Common People», non hanno successo, ma il terzo, una cover del classico di Marvin Gaye» intitolato «Wherever I Lay My Hat (That’s My Home)», diventa numero 1 in Gran Bretagna, dove resta per tre settimane, nell’estate del 1983: sará il primo di 14 singoli ad entrare nel Top 40 britannico.

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