sabato 21 gennaio 2012

The Style Council - My Ever Changing Moods




The Style Council è il nome della band che il cantante e chitarrista inglese Paul Weller ha fondato con Mick Talbot all’indomani dello scioglimento della sua band precedente, The Jam, nel 1982.Gli Style Council hanno debuttato nel 1983 con il mini Introducing The Style Council, contenente i singoli Speak Like A Child, Long Hot Summer e Money-Go-Round. Il primo album vero e proprio della band Café Bleu, viene pubblicato nel 1984, riscuotendo subito un buon successo di pubblico e critica. Il brano più famoso del disco è senza dubbio il singolo You’re The Best Thing. Meglio ancora ha fatto l’album successivo, Our Favourite Shop del 1985, balzato al 1° posto della classifica inglese, forte dei singoli Shout To The Top!, The Lodgers e Walls Come Tumbling Down.Nel 1986 gli Style Council realizzano un album dal vivo, Home and Abroad, cimentandosi anche come attori nel cortometraggio JerUSAlem. A questo punto la band è diventata un quartetto stabile composta, oltre che da Weller e Talbot, dalla cantante Dee C. Lee e dal giovanissimo batterista Steve White. Al principio del 1987 esce il terzo album, The Cost of Loving, il quale, seppure riuscirà a raggiungere la 2° posizione in patria, susciterà numerose critiche per la sua svolta verso sonorità più black e soul (in realtà questi elementi sono sempre stati ben presenti nella musica di Paul Weller, fin dai suoi ultimi anni come leader dei Jam).Nel 1988 esce Confessions of a Pop Group, un album tanto elegante e complesso artisticamente quanto deludente nelle vendite complessive. Nel 1989 gli Style Council abbracciano il nascente genere house music ed iniziano a registrare nuovo materiale con quelle sonorità: il primo frutto di questo lavoro, la cover di Promised Land di Joe Smooth, viene pubblicato come singolo nel 1989 ed in seguito inserito nella prima raccolta del gruppo, The Singular Adventures of The Style Council, sempre del 1989.Entro l’anno la band presenta alla sua etichetta, la Polydor, il suo quinto album, un prodotto interamente house chiamato Modernism: A New Decade. Tuttavia la casa discografica rigetta l’album decretando di lì a poco la fine stessa degli Style Council.

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